Superbonus, c'è differenza tra lavori effettuati e SAL?

Secondo l'interpello n. 26 del 12 febbraio 2025, il termine «lavori» si riferisce esclusivamente alla realizzazione di interventi edilizi, escludendo le spese per servizi professionali e le attività preliminari al cantiere

di Cristian Angeli - 20/02/2025

Lavori già effettuati: interviene il Fisco

Relativamente ai “lavori già effettuati” è recentemente intervenuta l’Agenzia delle Entrate rispondendo all’interpello n. 26 del 12 febbraio 2025 e fornendo un chiarimento in merito alle deroghe al blocco delle opzioni poste dal citato art. 1, comma 5, del D.L. n. 39/2024.

In particolare, il Fisco ha affermato che questo termine si riferisce esclusivamente agli interventi edilizi, escludendo, tra l’altro, le spese professionali, gli oneri di urbanizzazione, la tassa di occupazione del suolo pubblico e le spese per ottenere le necessarie autorizzazioni amministrative. Inoltre, sempre secondo l’interpello, non rientrano nel computo neppure le spese per i servizi tecnici iniziali o le attività preparatorie, poiché queste non riguardano l’intervento strutturale vero e proprio.

Questa esplicitazione fornita dal Fisco, per analogia, potrebbe creare qualche grattacapo anche ai fini del rispetto della “condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo”, relativa alla proroga del Superbonus per le unità immobiliari unifamiliari (art. 119, comma 8-bis del D.L. n. 34/2020).

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