Superbonus, c'è differenza tra lavori effettuati e SAL?

Secondo l'interpello n. 26 del 12 febbraio 2025, il termine «lavori» si riferisce esclusivamente alla realizzazione di interventi edilizi, escludendo le spese per servizi professionali e le attività preliminari al cantiere

di Cristian Angeli - 20/02/2025

Una questione aperta

Al di là di quanto disposto in via interpretativa e incidentale con la risposta dell’Agenzia delle Entrate, la problematica resta, ad oggi, tutta da esplorare.

A parere dello scrivente essa deve essere valutata e sviluppata principalmente in ambito edilizio. A tal fine può essere utile prendere in considerazione quanto disposto dalla Commissione Consultiva di monitoraggio per il Sismabonus (parere 6 settembre 2022) a proposito della “Dimostrazione del raggiungimento del 30% dell’intervento complessivo di cui al comma 8-bis dell’art.119 del dl 34/2020 e s.m.i.”.

Nel parere suddetto viene chiarito che: “Il direttore dei lavori, per la certificazione del raggiungimento dei lavori effettuati nella percentuale del 30% dell’intervento complessivo, al 30 settembre 2022, redigerà un’apposita dichiarazione, basata su idonea documentazione probatoria (a titolo di esemplificativo: Libretto delle Misure, Stato d’Avanzamento Lavori, rilievo fotografico della consistenza dei lavori, copia di bolle e/o fatture ecc.)”.

L’assunto che la competenza sia di esclusivo appannaggio del Direttore dei Lavori è stato messo nero su bianco, in precedenza, anche dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 33/E del 6 ottobre 2022, ove si legge che “l’attestazione con cui il tecnico abilitato assevera il raggiungimento del 30% del SAL assorbe qualsiasi altro tipo di certificazione necessaria a dimostrare l’effettiva realizzazione dei lavori”.

La questione resta aperta, soprattutto nei tribunali.

A cura di Cristian Angeli
ingegnere, consulente in materia di edilizia agevolata e contenzioso
www.cristianangeli.it

© Riproduzione riservata