Superbonus, equo compenso, prevenzione sismica: la RPT interviene sul ddl di Bilancio
Audizione della Rete Professioni Tecniche in Commissione Congiunta. Tanti i temi affrontati e di interesse primario per i professionisti
Continuano i lavori legati al ddl di Bilancio 2024, e non mancano le proposte da parte di addetti ai lavori, rappresentanti di associazioni di settore e istituzioni. Particolarmente rilevante è l’intervento della Rete Nazionale delle Professioni Tecniche, che nel corso dell'audizione alle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato ha presentato un corposo documento.
Legge di Bilancio 2024: le proposte della RPT
Proposte fatte in rappresentanza di 600mila professionisti appartenenti a nove Consigli Nazionali Ordinistici, fortemente interessati ad alcuni aspetti affrontati nella futura manovra finanziaria, e sul quaale sono state avanzate idee, sintesi di studi e documenti predisposti dalla propria organizzazione e dai gruppi di lavoro interni.
Superbonus: proroga per i condomini
Di particolare urgenza è sicuramente il Superbonus, con l'imminente scadenza, fissata al 31 dicembre 2023, per la conclusione degli interventi sui condomini: in questo senso per i professionisti è assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile, introducendo in Legge di bilancio una proroga di almeno sei mesi – limitata ai soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento dei cantieri – così da permettere una conclusione ordinata alla misura, evitando la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese.
Piano di Prevenzione Sismica e bonus edilizi
Altro aspetto focalizzato nel corso dell'audizione, il meccanismo degli incentivi fiscali, che va utilizzato in maniera virtuosa, avviando un piano di prevenzione sismica. Non a caso, tra le proposte avanzate dalla Rete, è previsto un ampio capitolo sul tema dei bonus edilizi, con l’obiettivo di avviare un percorso a lungo termine di miglioramento del patrimonio edilizio, che RPT definisce come “straordinaria eccellenza della Nazione”.
Implementare la legge sull’equo compenso
Spazio anche a modifiche sulla legge n. 49/2023 sull’equo compenso per i professionisti: se la recente approvazione della nuova legg è stata accolta con favore, la Rete chiede di ampliarla e applicarla a una più vasta platea di committenti. Inoltre si richiede un intervento sull’impianto sanzionatorio.
Correzioni al meccanismo delle STP - Società tra professionisti
Le c.d. “STP”, nonostante rappresentino il principale modello organizzativo in grado di sostenere i processi di aggregazione delle attività professionali e possano costituire lo strumento per assicurare solidità, multidisciplinarietà e dinamicità ai professionisti italiani nel mercato integrato europeo dei servizi professionali, hanno comunuqe avuto scarso successo. Da qui la richiesta di apportare alcune correzioni urgenti, in particolare relativamente al regime fiscale da applicare
Incentivi al lavoro dei professionisti
Secondo la RPT occorre completare le indicazioni della L.81/2017 sul lavoro autonomo con norme utili per il mondo dei professionisti. In particolare, vanno individuate normative per la creazione di politiche attive che creino migliori condizioni ed opportunità per il lavoro dei liberi professionisti, in coordinamento con le proposte relative all’affidamento alle organizzazioni professionali di gestire sportelli per il lavoro e agli incentivi per i professionisti, assicurando l’equiparazione, su questi aspetti, con il regime delle imprese (ad esempio impresa 4.0, digitalizzazione, formazione, beni strumentali ecc..).
Sicurezza sul lavoro
La RPT ricorda il pacchetto di proposte presentato di recente al Ministero dell Lavoro, che riguardano in particolare la sicurezza dei lavoratori nei cantieri mobili, l’organizzazione di un elenco unico dei coordinatori della sicurezza etc., la previsione di un coordinamento degli enti di controllo delle attività lavorative, affidato all’Ispettorato del lavoro. Inoltre, si chiede l’aggiornamento della normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e definita una specifica normativa sulla tutela del rischio delle cadute dall’alto, oggetto di circa 1/3 degli incidenti.
Sussidiarietà e semplificazione normativa
Di rilievo anche la richiesta di incentivare e sviluppare le possibilità per gli ordini professionali ed i professionisti di contribuire a rendere più efficiente l’apparato burocratico-amministrativo dello Stato e degli Enti locali: “Proprio perché fortemente compenetrati nel sistema di impresa e nel mercato del lavoro i professionisti devono diventare l’interlocutore imprescindibile del Governo e delle Regioni per la semplificazione dei sistemi di regole che gravano sui cittadini, sul mercato del lavoro e sulle imprese. Occorre aumentare il numero di ipotesi in cui vale il principio del silenzio assenso. È necessario ridurre l’emanazione di leggi, norme, circolari, pareri, deliberazioni e di quant’altro ha determinato una incrostazione normativa da cui difficilmente si esce. Importante è la riduzione della normativa prescrittiva a vantaggio di quella volontaria, per consentire, tra l’altro, un più utile e intelligente utilizzo delle competenze e conoscenze, di altissima qualità, dei professionisti ordinistici, assicurando anche il potenziamento degli enti di normazione nazionali”.
Prevenzione del rischio idrogeologico
Nel documento, si sottolinea anche la necessità di provvedere a procedere, a un piano pluriennale che preveda sempre di più l’impiego di risorse dedicate alla realizzazione di interventi di tipo strutturale, cioè opere ed interventi di sistemazione e di consolidamento delle frane, utili ad evitare che i fenomeni si verifichino, si riattivino o comunque a mitigarne gli effetti e, allo stesso tempo alla concretizzazione di un efficace Piano di prevenzione del Rischio Idrogeologico e per la sua attuazione.
Piano di prevenzione del rischio sismico
Un punto particolarmente articolato è quello sulla messa in sicurezza degli edifici. In particolare, la RPT chiede di rendere operativo il Piano Nazionale di Prevenzione Sismica, completo ed organico, già elaborato e promosso nel 2012, in occasione del Professional Day, sempre riproposto ai diversi Governi che da allora si sono succeduti nel nostro Paese.
Sul punto si ricorda che oltre 4 milioni di edifici in Italia sono collocate nelle aree a maggiore rischio sismico, senza contare le opere infrastrutturali. Nelle prime 3 aree di rischio gli edifici si avvicinano a 8 milioni.
Un aspetto fin troppo sottovalutato: basti considerare che sia il sisma bonus “ordinario” che il c.d. Supersismabonus 110% hanno fatto registrare importi decisamente inferiori rispetto a ciò che si registra per l’ecobonus e per il Superecobonus 110%. I dati approssimativi relativi al 2021 (del 2022 non si ha evidenza relativamente ai bonus antisismici) si ritiene che a fronte di una spesa di 16,2 miliardi di euro per Super ecobonus, si sia registrata una spesa di 2 miliardi di euro per Super sismabonus. Sicuramente è questo il segno che la messa in sicurezza del patrimonio edilizio procede con estrema lentezza, anche a causa della mancata semplificazione delle procedure. Né ha fatto passi in avanti l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato, altro punto importante nel Piano Nazionale di Prevenzione Sismica, strumento che consentirebbe di avere informazioni sulla storia tecnica, la manutenzione, la classificazione energetica e sismica delle nostre abitazioni.
Misure per la tutela dell’agricoltura e del patrimonio boschivo
Infine, focus sulle misure per la tutela dell’agricoltura e del patrimonio boschivo, con alcune proposte già contenute in apposito documento pr dell’allegato “A” al DM 22.1.2014 esentato di recente al MASAF e riguardanti:
- la sussidiarietà per la tenuta e l’aggiornamentodel fascicolo aziendale;
- i requisiti di accesso ai corsi di formazione per utilizzatore professionale e distributore” dell’allegato “A” al DM 22.1.2014;
- la definizione normativa del contratto di coltivazione di piante ornamentali;
- il Bonus verde;
- il Vivaismo forestale.
Documenti Allegati
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