Superbonus e frazionamenti: chi corre il rischio di contestazioni?

La possibilità per le Entrate di ricorrere a presunzioni per contestare illeciti tributari mette a rischio anche quelle operazioni di frazionamento realmente realizzate, che potrebbero essere considerate “abuso del diritto”

di Cristian Angeli - 08/08/2024

I controlli del Fisco

La situazione andrebbe valutata nei suoi dettagli per comprendere quali rischi corre il lettore. In ogni caso, anche se il frazionamento è reale, la possibilità di ricevere una contestazione fiscale non è affatto remota.

Ciò in quanto il Fisco ha a disposizione un controllo di tipo sostanziale (DPR 600/1973, artt. 37 e ss.), accertamento di merito che prevede la possibilità per l’AdE di ricorrere a presunzioni. La prova a carico dell’amministrazione, cioè, deve essere sicuramente ben motivata, ma può, nel rispetto del contraddittorio con il contribuente, essere ottenuta non direttamente (tramite la dimostrazione del fatto), bensì basandosi su circostanze diverse ma inferenzialmente legate al fatto da dimostrare. In altre parole, l’Agenzia può agire sulla base di elementi non di per sé illeciti ma che lasciano presumere, appunto, che esista un elemento illecito sottostante. Da questo punto di vista, nel caso esaminato, la distanza temporale ravvicinata tra frazionamento e Superbonus potrebbe rappresentare un campanello d’allarme sufficiente.

Articolo a cura di Cristian Angeli
ingegnere esperto di agevolazioni fiscali applicate all’edilizia
www.cristianangeli.it

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