Superbonus in 10 anni: le dichiarazioni del Ministro Giorgetti
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha anticipato le prossime misure che il Governo intende attuare sul superbonus e sul meccanismo delle opzioni alternative
Nessuna entrata in vigore differita
Relativamente agli emendamenti che differiscono l'entrata in vigore delle misure restrittive in materia di bonus edilizi e prevedono altresì l'estensione delle fattispecie che continuano a beneficiare dello sconto in fattura o cessione del credito, il Ministro ha chiarito che tali emendamenti comportano oneri incompatibili con gli andamenti delineati nel Documento di economia e finanza 2024, che scontano gli effetti finanziari delle ultime rilevazioni di ENEA e Agenzia delle entrate. Analoghe considerazioni svolge sulle proposte emendative che prevedono deroghe al divieto di remissione in bonis.
Il Ministro ha, quindi, precisato che, come indicato sia nella premessa al Documento di economia e finanza sia in sede di audizione sullo stesso documento presso le competenti Commissioni permanenti, il profilo del deficit a legislazione vigente per il biennio 2025-2026 è leggermente diverso da quello previsto nella Nadef 2023 per effetto dell'incremento, superiore alle attese, degli oneri connessi al Superbonus e ad alcune spese in conto capitale. L'emendamento che il Governo intende presentare, che prevede la ripartizione in dieci quote annuali dei crediti fiscali relativi a interventi edilizi, è finalizzato ad allineare l'andamento a legislazione vigente del deficit indicato nel DEF 2024 con quello programmatico della Nadef 2023 (a tal fine sono necessari 700 milioni nel 2025 e 1,7 miliardi nel 2026).
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