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Superbonus, numeri stabili e crescita inesistente

Il nuovo Report Enea aggiornato al 31 marzo 2025 certifica la conclusione della detrazione fiscale prevista dal Decreto Rilancio. Zero prospettive per il futuro

di Gianluca Oreto - 18/04/2025

Possiamo dirlo con certezza: il Superbonus ha esaurito la sua funzione. Lo certificano (nuovamente) i numeri contenuti nel report mensile pubblicato da ENEA, aggiornato al 31 marzo 2025. Un documento che, letto nella giusta prospettiva, racconta non solo lo stato di avanzamento dei lavori, ma anche il definitivo tramonto di una stagione di politiche incentivanti che ha inciso (nel bene e nel male) sull’intero comparto edilizio.

Un trend coerente: numeri stabili, crescita inesistente

Il dato nazionale aggiornato al 31 marzo 2025 evidenzia:

  • 499.709 edifici coinvolti (+971 rispetto a febbraio);
  • 122,5 miliardi di euro di investimenti totali (+762.414.553,52 euro), di cui
    • 120,7 miliardi ammessi a detrazione (+709.656.806,36 euro)
    • 116,2 miliardi per lavori conclusi (96,3% degli investimenti ammessi));
  • 126 miliardi di detrazioni maturate a carico dello Stato (+735.055.804,70 euro).

Una lettura superficiale potrebbe suggerire una tenuta della misura, ma i dati degli ultimi dieci mesi raccontano un’altra storia. Da giugno 2024 a marzo 2025, infatti:

  • il numero totale di edifici è cresciuto di appena 3.816 unità (media di 381,6 edifici al mese);
  • gli investimenti ammessi a detrazione sono aumentati di soli 2,9 miliardi (media 293 milioni di euro al mese).

La media mensile di nuovi investimenti è passata da oltre 3 miliardi (periodo 2022–2023) a meno di 300 milioni.

Si tratta quindi di una fase meramente terminale, in cui i dati crescono esclusivamente grazie alla chiusura dei cantieri già avviati, con nessun reale impulso da parte di nuove attivazioni.

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