Superbonus e rendita catastale: cosa cambia?
Dopo le dichiarazioni del ministro Giorgetti sulle variazioni catastali è davvero in arrivo una nuova stangata per gli immobili oggetto di interventi Superbonus?
Non si arrestano le polemiche e le ipotesi dopo le dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti sulle variazioni di rendita catastale derivanti dall’aggiornamento dei dati sugli immobili oggetto di interventi Superbonus.
Superbonus: cosa cambia per le rendite catastali?
Un dibattito che si potrebbe chiosare con l’adagio “Molto rumore per nulla”, considerato che quella su cui il titolare del Ministero dell’Economia delle Finanze si è soffermato è una normativa già in vigore già dal 1° gennaio 2024, disciplinata dai commi 86 e 97 dell’art. 1 della legge n. 213/2023, la Legge di Bilancio 2024, a mente dei quali:
“86. L'Agenzia delle entrate, con riferimento alle unità immobiliari oggetto degli interventi di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, verifica, sulla base di specifiche liste selettive elaborate con l'utilizzo delle moderne tecnologie di interoperabilità e analisi delle banche dati, se sia stata presentata, ove prevista, la dichiarazione di cui all'articolo 1, commi 1 e 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, anche ai fini degli eventuali effetti sulla rendita dell'immobile presente in atti nel catasto dei fabbricati.
87. Nei casi oggetto di verifica di cui al comma 86 per i quali non risulti presentata la dichiarazione, l'Agenzia delle entrate può inviare al contribuente apposita comunicazione ai sensi dell'articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.”
Rendite catastali su immobili oggetto di Superbonus: in arrivo ulteriori controlli?
La normativa prevede quindi già dall’inizio dell’anno che il Fisco possa fare controlli sulle dichiarazioni di variazione catastale, che per altro, per legge, vanno effettuate da 30 anni, considerato che sono regolamentate da un DM del 1994.
Sostanzialmente quello a cui fa riferimento Giorgetti è la facoltà dell’Amministrazione finanziaria di verificare se l’adempimento sia stato svolto, tramite controlli a campione, con l’invio di comunicazione di compliance nel caso in cui non ci sia riscontro positivo.
Sull’entità dell’aumento della rendita catastale, dipende da molti fattori, legati alla tipologia di interventi effettuati – richiamiamo qui un utile articolo – ma diversi studi evidenziano in generale che la rendita catastale, più che per il Superbonus, cresce per via delle nuove costruzioni e per eventuali adeguamenti derivanti da interventi di ristrutturazione, spesso comportanti frazionamenti di unità immobiliari.
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