Superbonus sismico al 70%: cosa fare entro il 31 dicembre 2024
Effettuare i lavori strutturali entro la scadenza non è sufficiente, essendo necessario anche verificare la regolarità del DURC (almeno quello “ordinario”)
Cosa fare entro l’anno in caso di cessione
Come detto, i passi da seguire per accedere correttamente al Superbonus dipendono innanzitutto dalla modalità di fruizione prescelta. Infatti, in caso di utilizzo diretto della detrazione a scomputo delle proprie imposte, il Superbonus matura indipendentemente dalle tempistiche dell’esecuzione dei lavori, sempre che questi si concludano almeno entro la scadenza del titolo abilitativo. In particolare, in termini di adempimenti, l’unica cosa che conta per “congelare” una percentuale di detrazione (ad esempio quella del 70% valida per il 2024) è che il sostenimento delle spese e l’emissione delle relative fatture avvenga entro il 31 dicembre del relativo anno.
Lo stesso, invece, non può dirsi quando il committente opta per la cessione del credito, come ha fatto il gentile lettore. In tal caso, infatti, la strada della cessione è percorribile proprio in base all’anno di esecuzione delle opere che danno diritto alla detrazione. Ciò in quanto “le spese sostenute nel corso dell’anno precedente a quello in cui si perfeziona anche l’ulteriore condizione della realizzazione dei lavori, non possono essere subito oggetto delle opzioni di cui all’art. 121 del DL 34/2020 e le corrispondenti agevolazioni possono essere fruite dal beneficiario soltanto nella forma naturale di detrazioni dall’imposta lorda in sede di dichiarazione dei redditi”, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, ad esempio, nella risposta a interpello n. 56/2022,
In altri termini, cioè, per cedere i crediti d’imposta derivanti dal Super Sismabonus accedendo alla percentuale del 70% prevista per il 2024, è innanzitutto necessario che i relativi lavori vengano effettuati entro il 31 dicembre 2024.
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