Tariffe CTU: necessario adeguamento per Ingegneri e Commercialisti
La denuncia di CNI e CNDCEC: bisogna mettere fine a 20 anni di ingiustizie nei confronti dei professionisti per le consulenze tecniche d'ufficio
Nonostante la normativa in merito disponga che l’adeguamento vada fatto ogni 3 anni, da oltre 20 anni le tariffe spettanti ai Consulenti Tecnici d'Ufficio (CTU) sono rimaste invece cristallizzate.
Tariffe CTU: adeguamento inderogabile
A denunciare una stasi che dura sin dall’entrata in vigore del d.P.R. n. 115/2002 sono il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) con un comunicato congiunto, nel quale si evidenzia come l’ultimo adeguamento all’indice ISTAT dei prezzi al consumo risalga a 22 anni fa, lasciando migliaia di professionisti a fronteggiare incarichi complessi e responsabilità crescenti, con compensi ormai sproporzionati e inadeguati.
Secondo CNI e CNDCEC il mancato adeguamento rappresenta una grave disparità di trattamento rispetto ad altre categorie professionali, con ripercussioni negative sulla qualità e l'efficienza del sistema giudiziario, enendo conto del ruolo criciale che i CTU svolgono nei procedimenti civili e penali. Un contributo ripagato invece con la mortificazione della propria professionalità, con compensi orari insufficienti, non conformi ai principi sanciti dall'art. 2233 del Codice Civile e dall'art. 54 del d.P.R. 115/2002.
Per rendere conto della portata del problema, i professionisti hanno anche richiamato la sentenza della Corte Costituzionale n. 192/2015, quindi una pronucnia di quasi 10 anni fa, che aveva già censurato l'inerzia amministrativa nel mancato aggiornamento delle tariffe, sottolineando l'illegittimità di trattamenti economici non adeguati ai parametri ISTAT.
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