Testo Unico Edilizia post Salva Casa, nuove fattispecie di condono edilizio?

L’interessante relazione del Presidente del TAR Veneto mette in dubbio la decretazione d’urgenza utilizzata per il Salva Casa e avanza l’ipotesi di nuove fattispecie di condono edilizio

di Gianluca Oreto - 16/12/2024

La sanatoria semplificata

Quasi tutte le altre norme del D.L. “Salva Casa” – conferma il Presidente del TAR Veneto – comportano notevoli problemi interpretativi ed applicativi, come ampiamente dimostrato dalle relazioni odierne”.

Tra queste spicca la nuova “sanatoria semplificata” di cui all’art. 36-bis. “Il comma 4 della norma in esame – rileva Pasanisi - nel prevedere l’accertamento postumo di compatibilità paesaggistica anche quando siano stati creati incrementi plano-volumetrici, si pone in evidente distonia con l’art. 167 D. Lgs. n. 42/2004, che prevede tale possibilità di sanatoria soltanto per le opere eseguite in area vincolata che NON abbiano comportato la creazione di nuove superfici o nuovi volumi o aumento di quelli legittimamente assentiti”.

La distonia riguarda anche la diversa configurazione del silenzio dell’autorità competente. L’art. 167, infatti, prescrive che l’autorità competente debba pronunciarsi entro il termine perentorio di 180 giorni (previo parere vincolante della Sovrintendenza da esprimersi entro il termine perentorio di 90 GIORNI), ma non contempla alcuna fattispecie di Silenzio Assenso (né di Sil. Rigetto)".

 

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