Testo Unico Edilizia post Salva Casa, nuove fattispecie di condono edilizio?
L’interessante relazione del Presidente del TAR Veneto mette in dubbio la decretazione d’urgenza utilizzata per il Salva Casa e avanza l’ipotesi di nuove fattispecie di condono edilizio
Altre problematiche e conclusioni
Altre problematiche rilevate dal Presidente Pasanisi riguardano:
- l’art. 23 ter: con il D.L. Salva Casa, i Mutamenti di destinazione d’uso vengono ammessi praticamente in maniera indiscriminata, perché sono eliminati gli standard e i parcheggi, che sono presidio di ordinata regolamentazione delle attività umane sul territorio urbano. La considerazione dell’interesse generale della collettività, in relazione a tali profili, si mostra molto bassa, a tutto vantaggio dell’interesse dei privati proprietari. Inoltre, la normativa regionale deve sottostare a quella statale: il legislatore statale da regolatore della pianificazione diventa pianificatore. In un contesto storico caratterizzato dall’emancipazione delle autonomie, lo Stato entra a gamba tesa sulle prerogative delle Regioni e dei Comuni.
- l’art. 24: nelle more della definizione dei requisiti igienico sanitari ai fini del certificato di agibilità (che risalgono al D.M. Sanità del 5/7/1975, non più modificato), sono state diminuite le altezze e le superfici degli appartamenti. Potremmo dire che invece di ridurre il consumo di suolo, lo Stato riduce gli appartamenti.
- l’art. 34 ter: si introduce una forma surrettizia di condono per le varianti ante Bucalossi.
- l’art. 36 bis: non sono chiari gli ambiti della conformità urbanistica e della conformità edilizia; è dubbia l’applicabilità del 36 bis per le variazioni essenziali su immobili vincolati; nel disciplinare aspetti urbanistico-edilizi, si incide fortemente sulla materia paesaggistica e si sterilizza il 167 D.Lgs. n. 42/2004, con la previsione della possibilità di accertamento di compatibilità paesaggistica ex post anche per incrementi plano-volumetrici.
Non solo aspetti negativi. Tra quelli positivi viene evidenziato l'alleggerimento del regime probatorio dello stato legittimo degli immobili.
In sintesi, la discussione si è concentrata sull'analisi critica del Decreto "Salva Casa", evidenziando sia i suoi obiettivi e aspetti positivi, sia le numerose criticità e problematiche interpretative oltre che:
- la necessità di un quadro legislativo unitario e organico per affrontare le sfide future.
- l’assenza di un disegno unitario.
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