Tolleranze costruttive: il Consiglio di Stato ribadisce i limiti applicativi
La sentenza del Consiglio di Stato chiarisce quando un’opera non può essere sanata come tolleranza edilizia. Focus sui limiti applicativi dell’art. 34-bis TUE.
Le tolleranze dopo il Salva Casa
A completamento dell’analisi, il Consiglio di Stato ha evidenziato che il D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) ha introdotto significative novità all’art. 34-bis del TUE, ampliando le soglie di tolleranza costruttiva per le difformità realizzate entro il 24 maggio 2024. In particolare, per le unità immobiliari tra 100 e 300 mq – come quella oggetto di causa – è oggi prevista una soglia del 4%, anziché del 2%.
Tuttavia, la nuova disciplina non ha efficacia retroattiva e non incide sugli atti già impugnati, come confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 8542/2024. Spetta eventualmente al Comune valutare se riconsiderare l’intervento alla luce della nuova normativa, ma ciò avviene in sede amministrativa e non incide sul presente giudizio.
Infine, il Consiglio di Stato ha ribadito che il superamento della soglia del 2% non comporta automaticamente una variazione essenziale: l’amministrazione è tenuta a valutare caso per caso, motivando l’eventuale applicazione di una sanzione ripristinatoria (si veda la sentenza del Consiglio di Stato n. 3666/2021).
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 2 aprile 2025, n. 2771IL NOTIZIOMETRO