Ultime Superbonus 110%: gli Esodati chiedono conferma della proroga
L’Associazione Esodati del Superbonus chiede l’approvazione dell’emendamento con la proroga per il Superbonus 110%, presentato e poi ritirato da Fratelli d’Italia
Dopo la prima fase interlocutoria e di studio, che ha visto la Camera ascoltare diversi stakeholder, entra nel vivo il disegno di legge di conversione del Decreto Legge 29 dicembre 2023, n. 212 (Decreto Superbonus) che è approdato in VI Commissione Finanze per la decisione sugli emendamenti presentati dalle varie forze politiche.
Gli emendamenti al Decreto Superbonus
Tra gli emendamenti presentati e poi misteriosamente ritirati avevamo segnalato quello di Fratelli d’Italia (emendamento 1. 49. Congedo, Matera) che diversamente dal recente passato si era convinto della necessità di concedere la tanto richiesta proroga (tardiva) per il superbonus 110%.
L’emendamento prevedeva, infatti, l’inserimento del seguente comma 2-bis all’interno dell’art. 1 del D.L. n. 212/2023:
In parziale deroga a quanto indicato ai commi 1 e 2, gli interventi legati al cosiddetto superbonus possono fruire delle aliquote maggiorate nella misura del 110 per cento o del 90 per cento in vigore nell'anno 2023 anche per i lavori che saranno realizzati fino a tutto il 30 giugno 2024 purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:
- termine temporale della proroga di sei mesi quindi a tutto il 30 giugno 2024;
- SAL al 31 dicembre 2023 pari almeno al 70 per dell'intero intervento deliberato;
- dimostrazione da parte dell'amministratore di condominio, se presente, del rispetto delle prescrizioni normative dettate dall'articolo 71-bis delle disposizioni di attuazione del codice civile.
Emendamento, poi, misteriosamente scomparso.
Le richieste degli Esodati del Superbonus
Emendamento che, però, non è sfuggito all’Associazione Esodati del Superbonus che ha definito la legge di conversione del D.L. n. 212/2023 “l’ultima possibilità per tutti gli Esodati del Superbonus, onesti cittadini italiani che nel rispetto della Decreto Legge n. 34/2000, legittimamente approvato del parlamento, con ben 35 modifiche legislative, hanno avviato lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione delle loro abitazioni, affinché possano legittimamente terminare i lavori iniziati”.
Come evidenziato dagli Esodati “Fratelli d’Italia, comprendendo la grave situazione, ha presentato l’emendamento Congedo 1.49 per “permettere che gli interventi legati al cosiddetto superbonus possano fruire delle aliquote maggiorate nella misura del 110 o del 90 per cento in vigore nel 2023 anche per i lavori che saranno realizzati fino a tutto il 30 giugno 2024””.
“Inspiegabilmente e inopinatamente - continuano gli Esodati - questo emendamento, apprezzato da tutte le associazioni di categoria, dai cittadini e imprese oneste che si andavano a tutelare, è stato ritirato aprendo così, di fatto, la strada verso una situazione catastrofica”.
Gli Esodati ricordano pure le dichiarazioni della Presidente del Consiglio dei Ministri secondo la quale “Il Superbonus è stata la più grande truffa della storia ai danni dello Stato", dimenticandosi però delle promesse fatte prima del 25 settembre 2022 (elezioni nazionali).
Oggi le votazioni in Commissione Finanze
A questo punto gli Esodati del Superbonus hanno chiesto che “l’emendamento 1.49 o similare venga riproposto dal relatore On. Testa o dallo stesso Governo con maxi emendamento e approvato dalla VI Commissione Finanze risolvendo così, almeno in parte, il problema degli Esodati del Superbonus che non hanno ancora terminato i lavori, anche se occorrerebbero insieme altre norme per far ripartire l’acquisto dei crediti”.
Un emendamento che secondo l’Associazione degli Esodati “sarebbe in coerenza con quanto ampiamento promesso proprio da FdI durante la campagna elettorale e da decine di parlamentari della Lega e Forza Italia. Chiediamo legalità e giustizia affinché i nostri figli possano crescere credendo nelle istituzioni statali. Chiediamo di non lasciare soli gli esodati del Superbonus, di non penalizzarli, di non tradirli. Chiediamo a tutti i gruppi sia di maggioranza, sia di minoranza di sostenerli, di aiutarli, di rispettarli. Per il bene di tutti”.
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