Valutazione della regolarità di un immobile: aspetto cruciale nelle compravendite

Abusi edilizi e responsabilità del nuovo proprietario: quando l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale diventa una sanzione inevitabile

di Redazione tecnica - 13/01/2025

Normativa di riferimento

Per comprendere la vicenda dal punto di vista normativo, occorre fare riferimento ai seguenti articoli del Testo Unico Edilizia:

  • l’art. 31, che definisce il destinatario e le modalità dell’ordine di demolizione oltre che gli effetti in caso di inottemperanza (sanzione amministrativa di importo compreso tra 2.000 e 20.000 euro oltre che acquisizione gratuita del bene e dell’area al patrimonio del comune);
  • l’art. 34 che riguarda la sanzione alternativa alla demolizione (cosiddetta “fiscalizzazione dell’abuso”), applicabile solo in casi specifici;
  • l’art. 36 che disciplina le condizioni per l’accertamento di conformità “simmetrica” nelle ipotesi di assenza di titolo o totale difformità (ricordiamo che dopo le modifiche arrivate dalla Legge n. 105/2024, di conversione con modifiche del D.L. n. 69/2024 – Decreto Salva Casa – oggi esiste l’accertamento di conformità “asimmetrica” regolato dall’art. 36-bis per le ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali.

Oltre a questi articoli del Testo Unico Edilizia, occorre naturalmente ricordare altre norme rilevanti che includono l’art. 21-bis della Legge n. 241/1990, che regola gli atti amministrativi recettizi, e il quadro normativo sulla compatibilità paesaggistica (l’art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004).

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