Valutazione della regolarità di un immobile: aspetto cruciale nelle compravendite
Abusi edilizi e responsabilità del nuovo proprietario: quando l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale diventa una sanzione inevitabile
Normativa di riferimento
Per comprendere la vicenda dal punto di vista normativo, occorre fare riferimento ai seguenti articoli del Testo Unico Edilizia:
- l’art. 31, che definisce il destinatario e le modalità dell’ordine di demolizione oltre che gli effetti in caso di inottemperanza (sanzione amministrativa di importo compreso tra 2.000 e 20.000 euro oltre che acquisizione gratuita del bene e dell’area al patrimonio del comune);
- l’art. 34 che riguarda la sanzione alternativa alla demolizione (cosiddetta “fiscalizzazione dell’abuso”), applicabile solo in casi specifici;
- l’art. 36 che disciplina le condizioni per l’accertamento di conformità “simmetrica” nelle ipotesi di assenza di titolo o totale difformità (ricordiamo che dopo le modifiche arrivate dalla Legge n. 105/2024, di conversione con modifiche del D.L. n. 69/2024 – Decreto Salva Casa – oggi esiste l’accertamento di conformità “asimmetrica” regolato dall’art. 36-bis per le ipotesi di parziali difformità e di variazioni essenziali.
Oltre a questi articoli del Testo Unico Edilizia, occorre naturalmente ricordare altre norme rilevanti che includono l’art. 21-bis della Legge n. 241/1990, che regola gli atti amministrativi recettizi, e il quadro normativo sulla compatibilità paesaggistica (l’art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004).
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 18 dicembre 2024, n. 10180IL NOTIZIOMETRO