ANALISI NOMISMA

Di recente, in occasione del sesto congresso nazionale dell'Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari è stata presentata a Chianciano un'ind...

19/12/2005
Di recente, in occasione del sesto congresso nazionale dell'Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari è stata presentata a Chianciano un'indagine realizzata da Nomisma dal titolo “Il mercato abitativo italiano: un'analisi territoriale sullo stato, la conservazione e la redditività”, da cui emerge un sostanziale pareggio nella scelta tra acquisto della casa o affitto della stessa anche in considerazione. vVntaggi e svantaggi dipendono dalle esigenze personali, mentre in termini di spesa le rate del mutuo e i canoni quasi si equivalgono. È soprattutto il costo ridotto del denaro a far pendere un po' la bilancia a favore del mutuo, ma l'innalzamento dei tassi d'interesse da parte della BCE può modificare a breve, leggermente, questa situazione. “Il rapporto fra mutuo e affitto - scrive Nomisma nella ricerca - risulta mediamente pari all'87 per cento, quota che non favorendo espressamente né l'una né l'altra soluzione, lascia ampio spazio ad altri fattori di costo e di incertezza che accompagnano la decisione dell'acquisto”. Comprare casa non sempre conviene, soprattutto in città come Bologna, Venezia, o Milano, per appartamenti di metrature inferiori ai cento metri-quadri. Per appartamenti di dimensioni superiori è più vantaggioso l'affitto in una città come Torino. In questi anni, in sintonia con la vivacità del mercato immobiliare e dei prezzi delle case, anche il mercato dell'affitto è diventato più caro, ma oggi è cominciata proprio in quest'ambito una parabola discendente dovuta appunto al rapporto paritario (se non svantaggioso) fra affitto e rata del mutuo. Questo rapporto però sembra destinato a mutare, almeno leggermente, nel giro di poco tempo per l'innalzamento dei tassi d'interesse dalla Banca centrale europea. Si tratta di una percentuale modesta dello 0,25 per cento che potrebbe comunque avere ripercussioni anche psicologiche sul mercato. Vantaggi e svantaggi economici, fra rata del muto e canone, andranno perciò rivisti alla luce di questa novità. Oltre alla comparazione fra affitto e proprietà Nomisma ha indagato in questa ricerca, regione per regione, lo stato del patrimonio immobiliare nazionale. Ne viene fuori una fotografia con diverse sfumature e qualche sorpresa. Ad esempio la regione dove è più diffusa la proprietà è la Sardegna (80,5 per cento), mentre le regioni con i tassi più bassi di proprietà sono la Campania (61,1 per cento) e il Piemonte (67,4 per cento)
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