Superbonus e aggiornamenti catastali: che confusione!

Sugli aggiornamenti della rendita catastale post superbonus, l'assenza di linee guida chiare sta generando una situazione di incertezza, in particolare nei condomini

di Cristian Angeli - 17/02/2025

Il tema degli aggiornamenti catastali ha assunto una rilevanza crescente nel settore edilizio, soprattutto per coloro che hanno usufruito del Superbonus. Tuttavia, la questione è stata trattata in modo confuso, alimentando preoccupazioni (forse) ingiustificate. Ma cosa sta accadendo esattamente e quali sviluppi possiamo aspettarci?

È essenziale fare chiarezza su alcuni aspetti fondamentali per comprendere appieno la situazione, le sue prospettive e le possibili precauzioni da adottare.

L’origine della questione: la Legge di Bilancio 2024

La normativa che regola gli aggiornamenti catastali conseguenti al Superbonus è contenuta nell’articolo 1, comma 86, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024). In tale articolo, il legislatore ha ribadito che, al termine dei lavori agevolati dalle detrazioni fiscali previste dall’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Superbonus), i contribuenti sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate (se dovuto) la variazione catastale, aggiornando la relativa rendita in conformità con la normativa vigente, che risale a quasi novant'anni fa. Si fa riferimento infatti all’articolo 1, commi 1 e 2, del Decreto n. 701 del 19 aprile 1994, che rimanda all’articolo 20 del Regio Decreto 652/1939.

Questo significa che, sotto il profilo normativo, non c’è nulla di nuovo: l’adempimento ha radici storiche consolidate e rappresenta una prassi ben nota nel mondo tecnico, anche se risulta difficile applicarlo con coerenza nel contesto del Superbonus.

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