Abusi edilizi: la procedura per ottenere la sanatoria
Quali abusi sono sanabili? Come procedere? Quali novità ha introdotto il Decreto Salva Casa? Proviamo a rispondere a queste domande
A breve, il decreto Salva-Casa (D.L. n. 69/2024) verrà convertito in legge e, nell’attesa di conoscere quali modifiche verranno apportate e definitivamente ratificate - considerando anche gli oltre 500 emendamenti proposti - si confermeranno le novità al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), relative anche alla procedura di sanatoria edilizia.
Sanatoria edilizia: come sanare gli abusi
Ma come si sana un abuso edilizio? Qual è la disciplina di riferimento? La risposta non è univoca perché dipende dalla gravità dell'abuso e dal momento in cui è stato commesso.
In generale, però, i passi da seguire sono i seguenti:
- Verificare la sanabilità dell'abuso
- Presentare la domanda di sanatoria
- Ottenere il provvedimento di sanatoria
Verificare la sanabilità di un abuso
Prima di presentare una domanda di sanatoria, è necessario accertare se l'abuso sia sanabile.
Queste le tipologie di abuso edilizio, determinate in base alla loro gravità, possono essere così riassunte:
- interventi eseguiti in assenza di concessione, in totale difformità o con variazioni essenziali;
- interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità;
- interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire;
- interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività;
- interventi eseguiti in base a permesso di costruire annullato.
Vediamo adesso come ottenere la sanatoria.
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