Abusi edilizi, sanatoria e doppia conformità: quando l’ordine di demolizione può essere revocato?
Per la sospensione e l’annullamento di un ordine di demolizione impartito dal giudice dell’esecuzione basta il rilascio del permesso di costruire in sanatoria?
La presentazione di un’istanza di permesso di costruire in sanatoria può impedire la demolizione di un immobile abusivo? Il giudice dell’esecuzione deve verificare la validità del titolo abilitativo rilasciato successivamente? Cosa accade se l’opera si trova in zona sismica e manca l’autorizzazione sismica?
Abusi edilizi, sanatoria e doppia conformità: interviene la Cassazione
Interrogativi sempre attuali in un contesto immobiliare, come quello italiano, segnato da patologie croniche e ritardi nell’attività di vigilanza da parte della P.A., spesso risolti nelle aule dei tribunali.
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione, la sentenza n. 9240/2025, torna a ribadire principi fondamentali in materia di sanatoria edilizia, doppia conformità e revoca dell’ordine di demolizione.
La vicenda riguarda un’ordinanza del Tribunale che aveva respinto l’incidente di esecuzione presentato da un privato per ottenere la revoca di un ordine di demolizione risalente al 1997. L’immobile era stato realizzato con variazioni essenziali rispetto al titolo edilizio originario ed era stato oggetto di una condanna per abuso edilizio.
Nel corso degli anni, il proprietario aveva avviato un iter per ottenere il permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell’art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, che consente la regolarizzazione degli abusi se sussiste la cosiddetta doppia conformità, ovvero se l’opera risulta conforme sia alla disciplina urbanistica vigente all’epoca della realizzazione che a quella in vigore al momento della domanda di sanatoria.
A supporto della richiesta erano stati presentati documenti attestanti l'avanzamento del procedimento:
- una nota del Comune che, dopo aver attestato la doppia conformità urbanistica ed espresso un parere favorevole preliminare, subordinava il rilascio del titolo abilitativo all’ottenimento dell’autorizzazione sismica;
- il successivo permesso di costruire in sanatoria rilasciato.
Tuttavia, il Tribunale aveva ritenuto insufficiente tale documentazione e aveva confermato la demolizione, sostenendo che mancava la prova della doppia conformità.
Documenti Allegati
Sentenza Corte di Cassazione 6 marzo 2025, n. 9240IL NOTIZIOMETRO