Abusi edilizi, sanatoria e doppia conformità: quando l’ordine di demolizione può essere revocato?
Per la sospensione e l’annullamento di un ordine di demolizione impartito dal giudice dell’esecuzione basta il rilascio del permesso di costruire in sanatoria?
Il principio ribadito dalla Cassazione
La Suprema Corte ha annullato l’ordinanza del Tribunale evidenziando due errori fondamentali:
- la valutazione della doppia conformità non può essere negata senza un’adeguata motivazione;
- il giudice deve verificare se l’opera si trova in zona sismica.
Sul primo punto, la Cassazione ha osservato che il Tribunale si era limitato ad affermare, in modo generico, che la doppia conformità non risultava provata, nonostante il rilascio del permesso di costruire in sanatoria. Secondo la Corte, il giudice dell’esecuzione non può limitarsi a prendere atto del titolo edilizio rilasciato, ma deve esaminarne la validità ed efficacia.
Relativamente al secondo punto, è stato ribadito il principio consolidato per cui, in zona sismica, l’assenza dell’autorizzazione sismica rende la sanatoria impossibile. Nel caso specifico, il parere del Comune era subordinato al rilascio di tale autorizzazione, ma non risultava che questa fosse stata effettivamente ottenuta.
Di conseguenza, il Tribunale avrebbe dovuto svolgere un’istruttoria più approfondita, verificando se il permesso di costruire in sanatoria fosse idoneo a impedire la demolizione oppure se l’assenza dell’autorizzazione sismica precludesse la regolarizzazione dell’abuso.
Documenti Allegati
Sentenza Corte di Cassazione 6 marzo 2025, n. 9240IL NOTIZIOMETRO