Affidamento diretto e Accordo quadro: interviene ANAC
Dall’Anticorruzione arrivano chiarimenti in merito alla possibilità di ricorrere all’affidamento diretto di un accordo quadro e le conseguenti modalità operative
L’interesse a ricorrere all’affidamento di un accordo quadro
Preliminarmente, ANAC ha evidenziato che le stazioni appaltanti hanno spesso manifestato l’esigenza di ricorrere all’accordo quadro per importi pari o inferiori alle soglie previste per il possibile ricorso all’affidamento diretto, soprattutto perché questa modalità si presenta più semplice e riduce sia gli adempimenti amministrativi che le tempistiche connesse ad un corretto affidamento, nel rispetto comunque del principio di rotazione degli affidamenti previsti per le procedure sottosoglia.
Dopo aver ricordato la delibera n. 1/2023 della Corte dei Conti Sezione, ANAC ha rammentato anche i contenuti della sua FAQ D10 che ha chiarito che “L’accordo quadro è uno strumento flessibile che, accorpando prestazioni di tipo omogeneo e ripetitivo, consente di definire le prestazioni ed i soggetti aggiudicatari che potranno essere oggetto di affidamento al ricorrere delle effettive necessità, senza alcun vincolo al raggiungimento dell’importo dell’AQ, complessivamente stimato”. Tale strumento “consente un risparmio di tempi e di costi in quanto si può attivare la prestazione resasi necessaria a “semplice chiamata” con la stipula di un contratto applicativo, in tal modo evitando l’indizione di molteplici appalti e conseguente parcellizzazione della spesa, limitando, talvolta, la concorrenza tra gli operatori economici”.
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Comunicato Presidente ANAC 5 giugno 2024INDICE
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