Affidamento diretto servizi di architettura e ingegneria: il MIT sul calcolo dei corrispettivi
Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) chiarisce le modalità di calcolo del corrispettivo per l’affidamento diretto dei servizi di architettura e ingegneria
Qual è il limite minimo che una stazione appaltante può applicare nei corrispettivi per l’affidamento diretto dei servizi di ingegneria e architettura? E come deve essere interpretato, in concreto, il comma 15-quater, art. 41, del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)?
Affidamento diretto servizi di architettura e ingegneria: il parere del MIT
A fornire un chiarimento è il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con il parere n. 3330 del 3 aprile 2025, che si concentra su un punto specifico introdotto dal D.Lgs. n. 209/2024 (Correttivo al Codice Appalti): l’applicazione di un limite massimo di ribasso nel calcolo dei corrispettivi dei servizi di ingegneria e architettura affidati ai sensi dell’art. 50, comma 1, lettera b), del D.Lgs. n. 36/2023, ovvero mediante affidamento diretto.
Il dubbio sollevato dalla stazione appaltante riguarda la corretta interpretazione del tetto del 20% di riduzione previsto dal comma 15-quater, art. 41, del Codice dei contratti, per il quale l’istante ha prospettato due possibili soluzioni:
- soluzione 1: si calcola il compenso secondo le regole dell’allegato I.13 e si applica una riduzione massima del 20%; su questo importo l’operatore può poi applicare un ulteriore ribasso;
- soluzione 2: la riduzione massima del 20% è il limite massimo complessivo applicabile al corrispettivo, senza ulteriori ribassi da parte dell’operatore.
La richiesta è dunque chiarire quale sia l’approccio corretto per gli affidamenti diretti nei servizi di ingegneria e architettura.
Documenti Allegati
Parere Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 aprile 2025, n. 3330IL NOTIZIOMETRO