Agevolazioni fiscali in edilizia: comincia il valzer degli emendamenti
Sono parecchie le richieste di modifica all’art. 1, comma 5, del Decreto Legge n. 39/2024. Al Senato si lavora sul disegno di legge di conversione
Conversione Decreto Legge n. 39/2024: gli emendamenti all’art. 1, comma 5
Condizioni che mal si conciliano proprio con lo sconto in fattura che, utilizzato a SAL, prevede la realizzazione di una percentuale minima del 30% per poter utilizzare l’opzione prevista all’art. 121 del Decreto Rilancio.
Proprio per questo motivo sono tanti gli emendamenti che riguardano il citato comma 5, tra i quali segnaliamo quelli presentati dall’opposizione che chiedono una netta riformulazione di questa disposizione che rischierebbe di bloccare lavori già avviati per i quali non risulta alcuna fattura e pagamento.
M5S e PD chiedono ad esempio di sostituire le parole: "non è stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori già effettuati" con le seguenti:
"non risulta né stipulato un contratto di appalto né attestato l'avvenuto avvio dei lavori nell'ambito di una apposita asseverazione a cura di un tecnico abilitato, che deve essere rilasciata prima della comunicazione all'Agenzia delle entrate delle opzioni di cui all'articolo 121, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, eventualmente esercitate e alla quale si applicano le disposizioni di cui al comma 13-bis.1, dell'articolo 119, del medesimo decreto-legge. L'avvenuto avvio dei lavori si presume in ogni caso se, alla data di entrata in vigore del presente decreto, risultano spese, documentate da fatture, per lavori già effettuati o prestazioni professionali inerenti ai lavori già effettuate".
In questo modo sarebbe sufficiente una attestazione del direttore dei lavori che asseveri l’avvio dei lavori.
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