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Ante 67 e stato legittimo: il Consiglio di Stato sull’onere di prova della data

L’onere della prova della data di realizzazione dell’immobile antecedente a quella per cui non era necessario un titolo edilizio grava sul privato

di Redazione tecnica - 03/06/2024

La bozza di revisione del Testo Unico Edilizia (la nuova Disciplina delle Costruzioni) contiene un articolo (il 39, che difficilmente sarà mai approvato) mediante il quale sono considerati legittimi, anche in presenza di diverse disposizioni nella regolamentazione comunale vigente all’epoca, gli interventi edilizi eseguiti ed ultimati prima dell’1 settembre 1967 (data di entrata in vigore della legge 6 agosto 1967, n. 765), ivi compresi quelli ricadenti all’interno della perimetrazione dei centri abitati o delle zone destinate all’espansione dell’aggregato urbano individuate dallo strumento urbanistico all’epoca vigente.

Ante 67: la nuova disciplina delle costruzioni e il Salva Casa

Una disposizione molto discussa che avrebbe l’obiettivo di tirare la classica “riga” su una data importante, al fine di trovare una soluzione all’annosa questione che riguarda l’abusivismo diffuso sul patrimonio edilizio nazionale. Sempre questo articolo prevede che la prova della data di realizzazione entro l’1 settembre 1967 sia provato mediante adeguata documentazione, quali riprese fotografiche, estratti cartografici, planimetrie catastali, documenti d’archivio, o altro mezzo idoneo, non assumendo valore di prova le dichiarazioni testimoniali.

Nel frattempo che il legislatore possa decidere le sorti di questa imponente e tanto attesa riforma, il 29 maggio 2024 è approdato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 69/2024 (Decreto Salva Casa) con un nuovo pacchetto di modifiche al d.P.R. n. 380/2001 finalizzato a semplificare (soprattutto ma non solo) la gestione delle piccole difformità edilizie.

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