Ante 67 e stato legittimo: il Consiglio di Stato sull’onere di prova della data
L’onere della prova della data di realizzazione dell’immobile antecedente a quella per cui non era necessario un titolo edilizio grava sul privato
Ante 67 e stato legittimo: nuova sentenza del Consiglio di Stato
Non è un mistero che nella valutazione dello stato legittimo degli immobili, nel corso degli anni si siano registrati migliaia di interventi della giustizia amministrativa, soprattutto con specifico riferimento alla prova della data di realizzazione dell’intervento.
Argomento sul quale si è recentemente e nuovamente espresso il Consiglio di Stato con la sentenza 8 maggio 2024, n. 4149 che consolida un indirizzo pacifico e “mette in guardia” gli acquirenti dalle dichiarazioni dei venditori relative proprio all’”ante 1967”.
Nel caso di specie, infatti, viene contestato un ordine di demolizione di opere eseguite senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica in area sottoposta a vincolo paesaggistico, confermato dal tribunale di primo grado. Sostanzialmente il ricorso in secondo grado è basato su due motivazioni:
- viene contestato che la prova del Comune circa la non visibilità del manufatto nelle foto aeree degli anni 1968 e 1977-1978, non sarebbe attendibile;
- viene riproposta la dichiarazione dei venditori che i lavori di costruzione dei fabbricati insistenti sull’area erano stati eseguiti nell’anno 1962 in conformità con la normativa edilizio-urbanistica all’epoca vigente.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 8 maggio 2024, n. 4149IL NOTIZIOMETRO