Appalti pubblici e Imposta di bollo: il MIT chiarisce come calcolare il tributo in caso di più lotti
Il Supporto Giuridico del MIT chiarisce come calcolare l’imposta di bollo nel caso di operatore economico aggiudicatario di più lotti di una gara d'appalto
Quadro normativo e provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’intero impianto interpretativo si inserisce in un quadro normativo chiaro:
- l’art. 18, comma 10 del D.Lgs. n. 36/2023 stabilisce il versamento una tantum dell’imposta di bollo al momento della stipula, sostitutiva di tutte le imposte di bollo precedenti sulla procedura;
- l’Allegato I.4 prevede una tabella a scaglioni in base all’importo del contratto;
- la circolare n. 22/E del 28 luglio 2023 chiarisce che la soglia dell’imposta va riferita all’importo massimo previsto, al netto dell’IVA.
- la risoluzione n. 37/E del 28 giugno 2023 istituisce i codici tributo e identifica il modello F24 ELIDE come unico canale di versamento.
In questo contesto si collocano anche due importanti risposte dell’Agenzia delle Entrate:
- la risposta n. 446/2023, che conferma il carattere sostitutivo dell’imposta assolta alla stipula, chiarendo che non è dovuta un’ulteriore imposta al momento della registrazione del contratto.
- la risposta n. 230/2024, che estende il principio anche agli affidamenti in house, confermandone la riconducibilità al Codice dei contratti pubblici e quindi all’obbligo di versamento dell’imposta con le nuove modalità.
Conclusioni
Concludendo, il principio è chiaro: l’imposta di bollo è dovuta per ciascun lotto aggiudicato, anche se formalmente ricompreso in un unico contratto. Il documento unico non elide la pluralità dei rapporti giuridici e, di conseguenza, la molteplicità degli obblighi fiscali.
Documenti Allegati
Parere Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 aprile 2025, n. 3320IL NOTIZIOMETRO