Appalti pubblici e rischio infiltrazioni mafiose: le best practices promosse da ANCE

Le proposte di ANCE Palermo per applicare al meglio il d.Lgs. n. 36/2023, evitando possibili abusi sulla normativa da parte di imprese e stazioni appaltanti

di Redazione tecnica - 03/10/2024

Appalto integrato

Secondo ANCE lo strumento previsto dall’art. 44 del nuovo Codice è molto delicato e va giustificato con riferimento alle esigenze tecniche e non solo per coprire ritardi dell’ente appaltante nel non essersi dotato per tempo di un progetto esecutivo.

È sempre auspicabile, infatti, che l’amministrazione si doti di progettazioni esecutive redatte da progettisti dalla stessa selezionati e che ad essa si rapportano e che vengano messi a gara progetti esecutivi aggiornati e validati. Il problema principale, però, è quello individuato nella stessa legge quando pone l’attenzione sul rischio di eventuali scostamenti di costo nella fase esecutiva rispetto a quanto contrattualmente previsto: spesso il costo dell’opera previsto nel progetto di fattibilità economico finanziario è stato individuato in modo insufficiente, stante la genericità di quel livello di progettazione, con inevitabili ripercussioni sulla progettazione esecutiva e sull’esecuzione delle opere.

Buona norma è che l’ente appaltante si doti per tempo delle progettazioni esecutive redatte da progettisti dalla stessa selezionati ed eviti di ricorrere all’appalto integrato come una scorciatoia per celare i propri ritardi. Qualora particolari ragioni di urgenza lo rendano necessario abbia cura di preventivare con la massima attenzione il costo dell’opera.

 

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