Autorizzazione paesaggistica: le valutazioni ANCE sulle semplificazioni
Audizione dell'Associazione sul DDL di delega al Governo per il riordino e la semplificazione del procedimento di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica
È complessivamente positivo il giudizio dell’ANCE rispetto al DDL 1372/S, di delega al Governo per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica, fermo restando la necessità di alcuni aggiustamenti di natura "pratica" e di competenze.
Autorizzazione paesaggistica: l'audizione ANCE sul DDL di semplificazione
Nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Ambiente e Cultura del Senato, il vice presidente dell’Associazione, Stefano Betti, ha evidenziato come per la prima volta si affronti in modo organico il tema delle procedure di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, da sempre uno dei principali “colli di bottiglia” dell’attività amministrativa che rallenta e, in alcuni casi, addirittura blocca le procedure di trasformazione della città e del territorio richieste sia dalla parte pubblica sia da quella privata.
Si tratta di un passo necessario, tenendo conto che le attuali procedure di autorizzazione paesaggistica previste dal d.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali) e dal d.P.R. n. 31/2017 (autorizzazione semplificata) non sono ottimali alla riduzione dei tempi e all’effettiva semplificazione amministrativa.
Rimangono però delle criticità:
- la natura di provvedimento finale pluri-strutturato, in cui la decisione dell’amministrazione demandata a procedere, richiede il consenso vincolante di un’altra amministrazione, le Soprintendenze;
- la necessità di un maggior coordinamento con le normative collegate alla disciplina paesaggistica, dalla conferenza di servizi alla disciplina dei titoli edilizi;
- l’assenza di piano paesaggistico in alcune Regioni;
- la mancanza di armonizzazione nei criteri degli Sportelli Unici per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche;
- la necessità di esplicitare il silenzio-assenso e altri meccanismi per superare l’inerzia.
Vediamo nel dettaglio le principali novità della proposta e le osservazioni dell’ANCE su:
- alcune modifiche puntuali al D. lgs. 42/2004 (art. 2, comma 1), finalizzate a garantire maggiore certezza dei tempi di rilascio, ad esempio, dell’autorizzazione paesaggistica ordinaria (art. 146 D.lgs. 42/2004) e dell’accertamento di compatibilità paesaggistica in sanatoria (artt. 167 e 181 D.lgs. 42/2004);
- una delega alla revisione dell’Allegato A del Dpr 31/2017 recante l’elenco degli interventi ed opere in aree vincolate esclusi dall'autorizzazione paesaggistica, per estenderlo ad ulteriori casistiche (art. 2, comma 2);
- una delega alla revisione del D.lgs. 42/2004 con specifico riguardo alle procedure di autorizzazione paesaggistica, secondo una serie di princìpi e criteri direttivi (art. 3).
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