Bonus Barriere Architettoniche 75%: guida completa alla detrazione fiscale

Fino a fine anno è possibile utilizzare l'agevolazione "potenziata" per l'eliminazione delle barriere architettoniche su edifici esistenti. Analizziamone gli aspetti più importanti

di Redazione tecnica - 17/03/2025

Previsto dall’art. 119-ter del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) il Bonus Barriere Architettoniche 75% permette di usufruire di una detrazione d’imposta in relazione alle spese sostenute per interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti.

Nonostante il D.L. n. 212/2023 prima e il Decreto Superbonus (D.L. n. 39/2024) dopo ne abbiano ristretto gli ambiti di applicazione, si tratta di un’agevolazione che comunque è decisamente vantaggiosa e che vale la pena conoscere.

Bonus barriere: quando è utilizzabile?

Ricordiamo che, come chiarito dal D.L. n. 212/2023, l’accesso al bonus barriere è subordinato al rilascio dell’asseverazione da parte di un tecnico abilitato (architetto, ingegnere, geometra) che dimostri il rispetto dei requisiti minimi previsti dal regolamento di cui al DM 14 giugno 1989, n. 236.

Nel caso in cui l’intervento riguardi un edificio in condominio, per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale è necessaria la maggioranza dei partecipanti all'assemblea pari ad almeno un terzo del valore millesimale dell'edificio.

La detrazione fiscale è destinata a:

  • persone fisiche: proprietari o titolari di diritti reali sugli immobili oggetto di intervento.
  • condomìni, per interventi sulle parti comuni degli edifici.
  • Imprese e soggetti IRES: in relazione ad interventi su immobili strumentali all’attività d’impresa o professionale.

Il bonus non è limitato esclusivamente a persone con disabilità, ma può essere richiesto anche da chi effettua lavori su edifici con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità generale.

 

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