Bonus edilizi 2024: ecco tutte le detrazioni per i lavori in casa
Dopo la pubblicazione degli ultimi provvedimenti normativi del 2023, ecco la situazione definitiva dei bonus edilizi utilizzabili per gli interventi di ristrutturazione della casa nel 2024
Come ogni anno, si è dovuto attendere gli ultimi giorni del 2023 per comprendere quali sono i bonus edilizi utilizzabili per gli interventi di manutenzione e ristrutturazione della propria abitazione.
Gli ultimi provvedimenti normativi del 2023 e i bonus edilizi a disposizione nel 2024
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 29 dicembre 2023, n. 212 (Decreto Superbonus), del Decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215 (Decreto Milleproroghe) e della Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024), è finalmente possibile definire il quadro normativo dei bonus edilizi che è possibile utilizzare nel 2024.
A partire dall'1 gennaio 2024 è andato il pensione il superbonus con aliquota al 110%, ma sono ancora tante le possibilità di detrazione fiscale che è possibile utilizzare nel corso di quest'anno per rifare il look alla propria casa o migliorarla dal punto di vista energetico e strutturale.
In questo approfondimento proveremo ad entrare nel dettaglio di ogni singolo bonus edilizio, prima però vediamo di capire quali sono e le norme da prendere in considerazione:
- il bonus ristrutturazioni edilizie, meglio conosciuto come bonus casa - è il bonus più longevo anche perché l'unico "strutturale". Prevede una detrazione fiscale del 36% con limite di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, che nel corso degli anni sono stati prorogati rispettivamente al 50% e a 96.000 euro. La normativa da prendere in considerazione è formata dall'art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR) e l'art. 16 del D.L. n. 63/2013;
- l'ecobonus - è un bonus specifico per gli interventi di riqualificazione energetica disciplinato dall'art. 14 del D.L. n. 63/2013. L'aliquota può variare dal 50% al 75% con limite di spesa da 40.000 a 60.000 euro per unità immobiliare;
- il sismabonus - è uno "spin off" del bonus casa, disciplinato dall'art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del D.L. n. 63/2013. Prevede una detrazione fiscale che varia dal 50% all'85% con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare e viene concesso nel caso in cui l'intervento comporti un miglioramento della classe sismica dell'edificio;
- l'ecosismabonus - è il meno conosciuto tra i bonus edilizi ma anche il più conveniente visto che consente l'utilizzo di una detrazione che varia dall'80% al 85% con limite di spesa di 136.000 euro per unità immobiliare. Viene concesso nel caso in cui si combinano insieme gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. La norma da prendere come riferimento è l'art. 14, comma 2-quater.1 del D.L. n. 63/2013;
- il bonus 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche, che il D.L. n. 212/2023 ha modificato consentendone l'utilizzo esclusivamente agli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. I limiti di spesa sono variabili in funzione del soggetto beneficiario e la norma di riferimento è l'art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio);
- il superbonus - disciplinato dall'art. 119 del Decreto Rilancio che nel corso di questi 3 anni e mezzo è stato modificato da 30 provvedimenti normativi. Ad oggi consente una detrazione del 70% sulle spese sostenute nel 2024 (nel 2025 diminuirà al 65%) per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico.
Oltre ai bonus riservati agli interventi edilizi, esistono anche altri due bonus:
- il bonus mobili (art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013), che può essere utilizzato nel 2024 per portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per l'arredo di un'immobile che ha beneficiato del bonus per le ristrutturazioni edilizie, con limite di spesa pari a 5.000 euro per unità immobiliare;
- il bonus verde (art. 1, comma 12, della Legge n. 205/2017) che consente la riqualificazione delle aree verdi di edifici privati con una detrazione del 36% con limite di spesa pari a di 5.000 euro per unità immobiliare.
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