Bonus edilizi e spese sulle parti comuni: come funziona nei condomini

L’utilizzo dei bonus edilizi in condominio è legato a diversi fattori. Vediamo regole scadenze e casi pratici alla luce della normativa

di Luciano Ficarelli - 15/04/2025

I bonus edilizi che riguardano le spese sostenute sulle parti comuni degli edifici condominiali spettano con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico parlante effettuato dall’amministratore.

Bonus edilizi in condominio

La precisazione non è del tutto scontata ed è necessario un approfondimento della fattispecie soprattutto per le modifiche sostanziali intervenute con la Legge di Bilancio n. 207/2024 in tema di detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di riduzione del rischio sismico e di efficientamento energetico.

Con la Risoluzione n. 124 del 4 giugno 2007, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione compete con riferimento al bonifico bancario da parte dell'amministratore, nel limite delle rispettive quote imputate da questo ai singoli condòmini e da questi ultimi effettivamente versate al condominio al momento della presentazione della dichiarazione, anche anticipatamente o posticipatamente alla data di effettuazione del bonifico.

In pratica, se in un condominio sono stati realizzati degli interventi edili e l’amministratore ha effettuato il bonifico parlante, non è detto che la spesa possa essere portata in detrazione dai singoli condòmini poiché è necessario che questi ultimi abbiano effettivamente versato la propria quota all’amministratore entro il termine ultimo della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Vale anche il discorso opposto: se i singoli condòmini hanno effettuato i versamenti delle quote di spesa a loro attribuiti in base alla ripartizione millesimale e dall’assemblea che ha deliberato i lavori, ma l’amministratore non ha effettuato il bonifico parlante a favore dell’impresa esecutrice, la spesa non potrà essere portata in detrazione.

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