Caldaie a combustibili fossili, stop agli incentivi
La bozza di Legge di Bilancio 2025 approvata alla Camera sancisce lo stop alle detrazioni fiscali per le caldaie uniche alimentate a combustibili fossili
Come da prassi, si avvicinano gli ultimi mesi dell’anno e con questi arriverà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Milleproroghe (già approvato dal Consiglio dei Ministri) e della nuova Legge di Bilancio (ormai alle battute finali).
Legge di Bilancio 2025 e caldaie a combustibili fossili
Dopo il lavoro nelle Commissioni (iniziato il 4 novembre scorso) - che hanno sostituito la prima bozza composta da 144 articoli, con una nuova composta da 21 articoli (il primo con 908 commi per facilitarne la lettura) – il disegno di legge di Bilancio è già in aula alla Camera per il primo giro di approvazione, prime di passare all’altro ramo del Parlamento.
Tra le modifiche apportate dalle Commissioni rileviamo quella relativa all’art. 8 (Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici), i cui contenuti sono confluiti all’interno dell’art. 1, commi da 54 a 56.
Tra queste modifiche spicca il comma 55 che, nella versione rimaneggiata dalle Commissioni, prevede l'esclusione delle spese sostenute per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili dalle detrazioni fiscali, come l'ecobonus e il bonus ristrutturazioni edilizie. Una disposizione che si aggiunge al mutato quadro normativo che riguarda le agevolazioni fiscali 2025 per gli interventi di efficientamento energetico, ristrutturazione edilizia e riduzione del rischio sismico.
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