Caldaie a combustibili fossili, stop agli incentivi
La bozza di Legge di Bilancio 2025 approvata alla Camera sancisce lo stop alle detrazioni fiscali per le caldaie uniche alimentate a combustibili fossili
Obiettivi, impatto, coerenza e criticità
La rinnovata versione dei due articoli stabilisce che, a partire dal 2025, le detrazioni fiscali non saranno più applicabili per interventi che prevedano l'installazione di caldaie alimentate unicamente a combustibili fossili. Una misura nata per allineare la normativa italiana agli obiettivi europei di transizione energetica e riduzione delle emissioni di gas serra, promuovendo sistemi di riscaldamento più sostenibili.
L’esclusione di questi sistemi dalle principali e più utilizzate detrazioni fiscali degli ultimi anni “dovrebbe” favorire l'adozione di tecnologie più efficienti e meno inquinanti, come pompe di calore, sistemi ibridi o caldaie alimentate a energia rinnovabile. Tuttavia, l'esclusione potrebbe rappresentare un ostacolo per le famiglie a basso reddito, che potrebbero trovare economicamente più impegnativa l'adozione di tecnologie alternative.
Come anticipato, la misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche ambientali volte a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, in linea con il Green Deal europeo. Incentivare sistemi di riscaldamento non fossili, infatti, può contribuire:
- da una parte, a migliorare la qualità dell'aria e a ridurre l'impronta ecologica degli edifici;
- dall’altra, a incentivare lo sviluppo di soluzioni più efficienti e meno impattanti.
Come sempre, cruciale sarà il monitoraggio dell'efficacia della misura nel promuovere interventi di efficientamento senza penalizzare eccessivamente i consumatori. Il passo deciso verso un futuro energetico più sostenibile, infatti, richiederà un'attenta gestione per bilanciare gli obiettivi ambientali con le esigenze economiche dei cittadini. Eventuali misure complementari, come incentivi aggiuntivi per l'acquisto di sistemi alternativi, potrebbero migliorare l'efficacia complessiva della norma e garantirne l'accettazione sociale.
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