Cambio di destinazione d’uso: gli effetti del Salva Casa sulle procedure sanzionatorie in corso
Un’interessante sentenza del Consiglio di Stato entra nel merito della portata applicativa della Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa) sui procedimenti in corso
Dalla pubblicazione della Legge n. 105/2024 di conversione del Decreto Legge n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), arrivano sempre più spesso domande della serie: “adesso posso sanare?” oppure “posso richiedere un riesame della pratica?”. Domande assolutamente lecite da parte di chi evidentemente si basa sui titoli dei giornali generalisti (spesso votati allo scoop e non alla reale e puntuale informazione) e che non conosce la normativa edilizia.
Cambio di destinazione d’uso: ius superveniens
Ha risposto, parzialmente, a queste domande una recentissima pronuncia del Consiglio di Stato (sentenza n. 7486 del 9 settembre 2024) che ci consente di approfondire il tema del cambio di destinazione d’uso alla luce delle modifiche apportate all’art. 23-ter del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) e sul quale risulta opportuno un distinguo tra gli effetti penali e civili che può avere la pubblicazione di una nuova norma (ius superveniens).
Occorre ricordare che nel nostro ordinamento vige il principio di irretroattività delle leggi. I rapporti giuridici regolati da una norma non possono essere modificati dalla pubblicazione di una nuova (a meno che non sia espressamente previsto ma senza toccare i rapporti già definiti e consolidati). Lo prevede:
- l’art. 25, comma 2, della Costituzione italiana dispone “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”.
- l’art. 11 del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 (Preleggi) dispone “La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo”.
Dal punto di vista civile, però, una legge ordinaria potrebbe derogare al principio ed avere effetti retroattivi anche sui procedimenti in corso.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 9 settembre 2024, n. 7486IL NOTIZIOMETRO