Cambio di destinazione d’uso post Salva Casa: gli interventi della giurisprudenza

Con la riscrittura dell’art. 23-ter del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) è stata prevista una nuova disciplina per i cambi di destinazione d’uso. Ecco i primi interventi della giustizia amministrativa

di Gianluca Oreto - 24/04/2025

Sentenza TAR Puglia n. 553/2025

La vicenda riguarda una SCIA per il cambio d’uso da ufficio ad abitazione in un immobile ubicato in zona PEEP (Programmi di Edilizia Economica e Popolare). Il Comune ha annullato il titolo ritenendo violato il piano attuativo e denunciando uno squilibrio urbanistico.

Il TAR ha annullato il provvedimento, affermando che:

  • il cambio d’uso è “verticale” (da direzionale a residenziale), rientrante nel comma 1-ter dell’art. 23-ter;
  • è sempre ammesso senza opere, in zona A, B, C, se conforme all’uso prevalente nell’edificio (come nel caso di specie: 46 unità abitative vs 4 uffici);
  • le condizioni ostative devono essere esplicite, specifiche e successive alla Legge 105/2024;
  • i vincoli urbanistici preesistenti non possono più impedire il mutamento d’uso;
  • la SCIA presentata era completa e conforme sotto ogni profilo.

Il TAR ha inoltre richiamato le FAQ del MIT, sottolineando che le condizioni locali devono essere:

  • non discriminatorie,
  • puntuali e motivate,
  • non implicite.
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