Cambio di destinazione d’uso e recupero sottotetti: la sentenza del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato affronta il tema del recupero sottotetti e del cambio di destinazione d'uso in edilizia. Analisi della sentenza su opere abusive e conformità urbanistica
La responsabilità dell’abuso
Un aspetto centrale di cui si è occupato il TAR riguarda la responsabilità del proprietario. Anche se il sottotetto era stato acquistato nello stato in cui si trovava, il proprietario attuale è ritenuto corresponsabile dell’abuso edilizio. Il Consiglio di Stato ha ribadito che l’ordine di demolizione ha carattere reale e vincolato, il che significa che può essere emesso nei confronti del proprietario catastale dell’immobile, a prescindere da chi abbia commesso l’abuso.
Secondo quanto previsto all’art. 31 del TUE, la demolizione viene ingiunta al proprietario non in forza di una sua responsabilità effettiva o presunta nella commissione dell’illecito edilizio, bensì in ragione del suo rapporto giuridico con la res che lo rende, agli occhi del legislatore, responsabile dell’eliminazione dell’abuso anche se commesso da altri. Sotto questo profilo, non assume alcun rilievo la presunta non corretta individuazione degli altri soggetti destinatari dell’ordine di demolizione lamentata dalla ricorrente, considerato che la medesima, in ogni caso, è stata correttamente e legittimamente individuata quale destinataria dell’ordine di demolizione.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 19 agosto 2024, n. 7168IL NOTIZIOMETRO