Cambio d'uso da magazzino-deposito ad attività commerciale: interviene il Consiglio di Stato
La sentenza del Consiglio di Stato fornisce importanti chiarimenti in merito al cambio di destinazione d’uso, lo stato legittimo e l’autotutela amministrativa in caso di falsa rappresentazione
Tra le modifiche più significative operate dal Salva Casa (la Legge n. 105/2024, di conversione con modifiche del D.L. n. 69/2024) al Testo Unico Edilizia (il d.P.R. n. 380/2001), vi è senza dubbio la nuova disciplina che riguarda i cambi di destinazione d’uso.
Il cambio di destinazione d’uso dei locali seminterrati dopo il Salva Casa
L’art. 23-ter, comma 1-quater, ultimo periodo, del Testo Unico Edilizia, recita “Per le unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate il cambio di destinazione d'uso è disciplinato dalla legislazione regionale, che prevede i casi in cui gli strumenti urbanistici comunali possono individuare specifiche zone nelle quali le disposizioni dei commi da 1-ter a 1-quinquies si applicano anche alle unità immobiliari poste al primo piano fuori terra o seminterrate”.
Nelle more dell’adeguamento regionale e dell’adozione di nuovi strumenti urbanistici, continuano a fioccare interventi della giustizia amministrativa che riguardano il cambio di destinazione d’uso da magazzino-deposito ad attività commerciale.
È il caso della sentenza 18 dicembre 2024, n. 10182 mediante la quale il Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti che riguardano:
- la conformità urbanistica, il cambio di destinazione d’uso e il rapporto con i regolamenti comunali;
- l’autotutela amministrativa nel caso di falsa rappresentazione;
- l’equilibrio tra interesse pubblico e privato.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 18 dicembre 2024, n. 10182IL NOTIZIOMETRO