Certificazione parità di genere e avvalimento premiale: interviene il Consiglio di Stato

La sentenza del Consiglio di Stato si esprime sul punteggio premiale relativo alla certificazione della parità di genere in caso di avvalimento

di Redazione tecnica - 14/04/2025

È possibile utilizzare l’avvalimento per ottenere il punteggio premiale relativo alla certificazione della parità di genere? La migliore risposta, come spesso accade, è “dipende” e va ricercata all’interno del disciplinare di gara, che non lascia spazio a interpretazioni estensive.

Certificazione parità di genere e avvalimento premiale: la sentenza del Consiglio di Stato

Lo ha chiarito il Consiglio di Stato con la sentenza 11 aprile 2025, n. 3117 che fornisce delle indicazioni operative alle stazioni appaltanti e agli operatori economici, in merito all’avvalimento premiale stipulato da una mandataria a favore di una mandante in relazione al criterio previsto dal Disciplinare ed avente ad oggetto la Certificazione di parità di genere di cui all’art. 46-bis del codice di pari opportunità tra uomo e donna, di cui al D.Lgs. n. 198/2006.

La vicenda nasce da una procedura di gara, il cui bando prevedeva un criterio premiale di 2 punti per il possesso della certificazione di parità di genere ai sensi dell’art. 46-bis del D.Lgs. n. 198/2006. La gara è stata aggiudicata ad una costituenda Rete Temporanea di Imprese (RTI) in cui solo la mandataria possedeva tale certificazione. Per ovviare a questa mancanza, le parti avevano stipulato un contratto di avvalimento premiale.

La seconda classificata ha impugnato l’aggiudicazione e il TAR ha accolto il ricorso, annullando l’aggiudicazione. Da qui, l’appello della mandataria al Consiglio di Stato.

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