Cessione bonus facciate ed ecobonus a Poste Italiane: la Cassazione sul sequestro preventivo
La Corte di Cassazione si esprime sul sequestro dei crediti fiscali maturati a seguito di interventi di bonus facciate ed ecobonus prima del Decreto Antifrode
Il sequestro preventivo
Tra le problematiche connesse agli scarsi controlli iniziali sono arrivate le prime sentenze della Corte di Cassazione che ha evidenziato l'applicazione del sequestro preventivo del credito anche nei confronti del cessionario incolpevole. Una misura che ha generato il panico e che solo successivamente ad una campagna mediatica senza precedenti contro il superbonus (la cui "colpa" nelle frodi è assolutamente marginale), ha portato il Legislatore ad intervenuto sul concetto di responsabilità solidale dei cessionari, limitata ai soli casi di dolo, colpa grave e da escludere in presenza di una copiosa documentazione indicata nell'art. 1, comma 1, lettera b) del Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni), convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38.
L'effetto sul sequestro preventivo di cui all'art. 321 del c.p.p. è rimasto intatto e ha generato una serie di sentenze che ne hanno evidenziato la portata che ha acuito la sfiducia degli operatori verso il meccanismo di cessione che si è quasi definitivamente bloccato (su cui ha contribuito in parte la riduzione della capienza fiscale del sistema).
Documenti Allegati
Sentenza Corte di Cassazione 24 novembre 2023, n. 47346IL NOTIZIOMETRO