Chiusura veranda e ampliamento volumetrico: come affrontare la pratica edilizia

Come affrontare dal punto di vista normativo un ampliamento volumetrico: pratica edilizia, esecuzione e chiusura dei lavori, normativa e giurisprudenza

di Redazione tecnica - 09/12/2024

Chiusura di veranda e ampliamento volumetrico

Come anticipato, se la veranda configura un ampliamento volumetrico o modifica la destinazione d’uso, le valutazioni sono certamente più complesse. Proveremo adesso a definire una procedura generale.

Il primo step da eseguire è una verifica preliminare di fattibilità che comprenda:

  1. l’analisi del contesto normativo e urbanistico: consulta il d.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia);
  2. verifica dell'indice di edificabilità residuo: accertati che il lotto abbia volumetria disponibile secondo il Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune;
  3. controllo dei vincoli: verifica l’eventuale presenza di vincoli paesaggistici, storici o ambientali. Se la veranda si trova in una zona vincolata, sarà necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza;
  4. un sopralluogo e il rilievo dello stato di fatto

Una volta verificata la fattibilità dell’intervento è necessario che un tecnico abilitato predisponga:

  • il progetto architettonico che comprende:
    • elaborati grafici (piante, prospetti, sezioni) che mostrano lo stato attuale e la modifica proposta.
    • specifica dei materiali utilizzati per la chiusura.
  • la relazione tecnica con:
    • la descrizione dettagliata dell’intervento;
    • la verifica della conformità con il PRG e il regolamento edilizio comunale;
    • eventuale relazione strutturale se l’intervento incide sulla stabilità dell’edificio.
  • il calcolo energetico: se l’intervento trasforma uno spazio esterno in abitabile, è necessario verificare il rispetto dei requisiti minimi di efficienza energetica (es. isolamento termico, trasmittanza delle superfici vetrate).
  • la documentazione catastale: predisposizione dell’aggiornamento della scheda catastale, obbligatorio per interventi che modificano la volumetria.

A questo punto è possibile passare alla scelta del titolo edilizio. Come anticipato, essendo un ampliamento volumetrico non sarà possibile considerare l’intervento come edilizia libera ma sarà necessaria la predisposizione di una pratica edilizia che dipende dalla tipologia di intervento:

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): necessaria per chiusure permanenti conformi agli strumenti urbanistici senza varianti significative;
  • permesso di costruire: obbligatorio se l’intervento comporta un aumento di volumetria che incide su parametri urbanistici rilevanti (es. distanze, altezze, rapporto di copertura).
  • autorizzazione paesaggistica: se la veranda si trova in una zona vincolata, la SCIA o il Permesso di costruire devono essere integrati con questa autorizzazione.

Per il rilascio del permesso di costruire, il responsabile dell’ufficio tecnica verifica:

  • la conformità urbanistica dell’intervento;
  • l’adeguatezza della documentazione tecnica;
  • se la veranda si trova in zona vincolata, la richiesta con l’autorizzazione paesaggistica o eventuali pareri della Soprintendenza;
  • in zone sismiche, il progetto deve essere depositato al Genio Civile, con tempi di approvazione variabili.
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