Codice Appalti 2025, il nuovo accordo di collaborazione
Il correttivo al Codice dei contratti ha introdotto un nuovo istituto denominato “accordo di collaborazione”. Vediamo di cosa si tratta
Soggetti coinvolti
L’accordo di collaborazione è sottoscritto da:
- la stazione appaltante e i suoi rappresentanti (RUP, Direttore dei lavori, Coordinatore per la sicurezza, ecc.);
- l’appaltatore principale;
- i subappaltatori, i subcontraenti ed i fornitori coinvolti in misura significativa nell'esecuzione del contratto principale.
Altri soggetti, pubblici o privati, possono essere invitati ad aderire all’accordo, incluse amministrazioni pubbliche, investitori istituzionali e gestori di interferenze, in funzione del raggiungimento degli obiettivi del contratto.
Meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie (ADR)
Un elemento cruciale dell’accordo è la promozione di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie (ADR - Alternative Dispute Resolution), in coerenza con il contratto principale e con gli altri contratti collegati. Qualora sia costituito un collegio consultivo tecnico, le parti sono tenute a rispettarne i pareri e le determinazioni.
Monitoraggio e comunicazioni
Le stazioni appaltanti sono obbligate a comunicare gli accordi di collaborazione stipulati al Servizio contratti pubblici, che provvede al monitoraggio degli effetti prodotti e riferisce periodicamente alla Cabina di regia del Codice Appalti.
Benefici attesi
L'introduzione dell'articolo 82-bis e dell'Allegato II.6-bis rappresenta un passo significativo verso un approccio più collaborativo e meno conflittuale nella gestione dei contratti pubblici. I benefici attesi includono:
- maggiore efficienza e trasparenza nella fase di esecuzione;
- riduzione delle controversie e dei relativi costi;
- coinvolgimento attivo delle parti nel raggiungimento degli obiettivi contrattuali;
- promozione di valori sociali e ambientali nell’ambito degli appalti pubblici.
Conclusioni
L'accordo di collaborazione, come delineato dal nuovo articolo 82-bis e dall'Allegato II.6-bis, rappresenta un’opportunità per modernizzare il sistema degli appalti pubblici in Italia, in linea con i principi di efficienza, sostenibilità e trasparenza. Resta da vedere come questo strumento verrà implementato nella pratica e quali saranno gli effetti concreti sulla gestione degli appalti pubblici.
Documenti Allegati
Codice Appalti 2025IL NOTIZIOMETRO