Codice Appalti, il Consiglio di Stato demolisce il Correttivo
Il parere del Consiglio di Stato “demolisce” lo schema di D.Lgs. recante disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici
L’analisi di impatto
Il Consiglio di Stato ha, inoltre, evidenziato che “a dispetto dell’impegno testuale-illustrativo profuso, l’analisi di impatto risulta, per profili significativi e qualificanti, inadeguata: essa si risolve di fatto in un’articolata e perifrastica enunciazione in termini formali e giuridici dell’oggetto e delle modalità di intervento, correttivo ed integrativo, sulle disposizioni del Codice; e ciò, anche laddove sarebbe stato necessario e chiarificatore – purché nei termini di una esplicitata metodologia predittiva – stimare in modo specifico, e per ogni “tematica” di nuova disciplina introdotta, i dati macroeconomici, economico-settoriali nonché comunque di rilievo sulle rispettive condizioni della domanda (pubblica) e dell’offerta, in termini di variazioni attese (distinguendo, ad esempio tra volumi attuali e loro variazioni, imputabili a investimenti od alla spesa corrente, al di là delle tipologie giuridiche degli appalti, distinguendo i rispettivi moltiplicatori fiscali e la loro stessa eventuale variazione in funzione di fattori come, ad esempio, la propensione marginale all’importazione): e ciò, al fine di esplicitare e, soprattutto, confermare oggettivamente, la enunciata ratio sostanziale delle modifiche e l’impatto economico e socio-economico che effettivamente le giustifichi”.
Peraltro, continua il Consiglio di Stato:
- non sono state messe a disposizione le allegate interlocuzioni con la Commissione europea;
- né sono stati illustrati, con il necessario dettaglio esplicativo, gli obiettivi PNRR che, per vario rispetto, hanno dichiaratamente orientato, relativamente a profili qualificanti, le opzioni correttive ed integrative.
Il parere della Conferenza unificata
Nonostante l’iter scandito dalla Legge delega, il Consiglio di Stato ha rilevato che non è stato acquisito il parere della Conferenza unificata, che integra adempimento procedimentale necessario e, per giunta, logicamente e positivamente preventivo rispetto al parere del Consiglio di Stato stesso, che deve essere reso su un testo normativo definito e non in fieri. Parere che, in ogni caso, prima della definitiva approvazione dello schema di decreto, si rende indispensabile la relativa acquisizione.
In allegato il parere completo del Consiglio di Stato all’interno del quale sono state inserite le rilevazioni e proposte “articolo per articolo”.
Documenti Allegati
Parere Consiglio di Stato 2 dicembre 2024, n. 1463IL NOTIZIOMETRO