La comunicazione di avvio del procedimento in edilizia: interviene il TAR

Il TAR interviene su un delicato caso di abusivismo edilizio, ricordando la ratio della comunicazione di avvio del procedimento

di Redazione tecnica - 15/01/2025

La nuova sentenza del TAR

Sul rispetto della citata Legge n. 241/1990 nei procedimenti edilizi è intervenuto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia con la sentenza n. 9 del 7 gennaio 2025 che evidenzia quando l’omissione della comunicazione di avvio da parte del Comune viola i diritti dei destinatari. Sebbene la demolizione rappresenti un provvedimento vincolato, infatti, la complessità del caso e le difformità edilizie rilevate possono richiedere un maggiore approfondimento istruttorio, nel rispetto del principio di collaborazione tra amministrazione e privati.

Il caso trattato dai giudici del TAR entra nel merito anche del “non finito architettonico”, tema spesso trascurato ma di grande rilevanza in edilizia. La sentenza tocca marginalmente questo fenomeno, riferendosi a edifici parzialmente completati ma dotati di autonomia funzionale. La giurisprudenza recente (Cons. St., Ad. plen., n. 14/2024) ha stabilito che tali costruzioni possono essere considerate regolari, purché le difformità siano lievi e non alterino i requisiti essenziali.

Nel caso in esame, le irregolarità riguardavano elementi secondari come sottotetti e prospetti. Tuttavia, l’assenza di un’adeguata istruttoria ha impedito di valutare se tali difformità potessero rientrare nelle tolleranze costruttive o essere sanate, perpetuando uno stato di degrado e abbandono.

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