Comunicazione controlli sulle dichiarazioni: aggiornata la guida del Fisco
Aggiornata la Guida sui controlli automatici e formali inviati dall'Agenzia delle Entrate a seguito della verifica dei dati delle dichiarazioni
Controlli sulle dichiarazioni: le comunicazioni del Fisco
Le comunicazioni sono emesse a seguito di:
- controllo automatico;
- controllo formale;
- liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata (Tfr, arretrati).
Comunicazioni emesse a seguito di controllo automatico
Le comunicazioni di irregolarità emesse a seguito di questo controllo evidenziano l’eventuale presenza di incongruenze e permettono al contribuente di pagare le somme indicate beneficiando di una sanzione ridotta, oppure di precisare all’Agenzia le ragioni per cui ritiene infondati gli addebiti.
Come riportato nella Guida, il controllo automatico consente di:
- correggere errori materiali e di calcolo commessi dai contribuenti nella determinazione degli imponibili, delle imposte, dei contributi e dei premi;
- correggere errori materiali commessi dai contribuenti nel riporto delle eccedenze delle imposte, dei contributi e dei premi risultanti dalle precedenti dichiarazioni;
- ridurre le detrazioni d’imposta e/o le deduzioni dal reddito indicate in misura superiore a quella prevista dalla legge, oppure non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni;
- ridurre i crediti d’imposta esposti in misura superiore a quella prevista dalla legge oppure non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni;
- controllare la corrispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti a titolo di acconto e di saldo e delle ritenute alla fonte operate in qualità di sostituto d’imposta.
Le comunicazioni di irregolarità sono inviate:
- con raccomandata A/R;
- tramite PEC;
- attraverso il canale Entratel, all’intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione.
Comunicazioni a seguito del controllo formale
Il controllo formale delle dichiarazioni dei redditi serve a verificare che i dati esposti in dichiarazione siano conformi alla documentazione conservata dal contribuente e ai dati rilevabili nelle dichiarazioni presentate da altri soggetti o a quelli forniti da enti esterni (ad esempio enti previdenziali e assistenziali).
Il contribuente può essere invitato dall’ufficio a esibire o trasmettere la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati e a fornire chiarimenti, in caso emergano difformità tra i dati in possesso dell’Agenzia delle entrate e quanto esposto in dichiarazione. Qualora i documenti non siano idonei a comprovare la correttezza dei dati dichiarati, o in caso di mancata risposta, il contribuente riceve una comunicazione degli esiti del controllo formale contenente la richiesta delle somme dovute.
Nel dettaglio, spiega il Fisco con il controllo formale è possibile:
- escludere in tutto o in parte lo scomputo delle ritenute d’acconto;
- escludere in tutto o in parte le detrazioni d’imposta e le deduzioni dal reddito non spettanti in base ai documenti richiesti ai contribuenti o ai dati in possesso dell’Agenzia delle entrate;
- determinare i crediti d’imposta spettanti in base ai dati risultanti dalle dichiarazioni e ai documenti richiesti ai contribuenti;
- liquidare la maggiore imposta e i maggiori contributi dovuti sull’ammontare complessivo dei redditi risultanti da più dichiarazioni o certificazioni relative allo stesso anno e allo stesso contribuente;
- correggere gli errori materiali e di calcolo commessi nelle dichiarazioni dei sostituti d’imposta.
Liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata
Altri controlli riguardano i redditi soggetti a tassazione separata, assoggettati a un regime di favore e per i quali sono state già versate delle somme a titolo d’acconto.
Sulla base dei redditi dichiarati dal contribuente nel quadro RM del modello Redditi o nel quadro D del modello 730, o di quelli riportati dal sostituto d’imposta nel modello 770, viene calcolata definitivamente la somma dovuta o il rimborso spettante. Qualora emergano somme da versare, il contribuente riceve una comunicazione contenente la richiesta di pagamento senza sanzioni e interessi con raccomandata A/R o tramite PEC.
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