Concessioni balneari: una strada tracciata per scrivere il bando?

Ecco come regolare le gare per le concessioni balneari alla luce della normativa e degli interventi della giurisprudenza nazionale ed europea

di Elena Serra - 25/07/2024

Come regolare le gare per le concessioni balneari

Naturalmente gli enti pubblici proprietari dei beni demaniali in questione si sono interrogati, e tuttora si interrogano, sui criteri da utilizzare per redigere la documentazione di gara.

In ordine ai principi che devono ispirare lo svolgimento delle gare, può ricordarsi che l’art. 12 della direttiva 2006/123 già impone una “procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento”, ma precisando anche che, si deve tener conto “nello stabilire le regole della procedura di selezione, di considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d’interesse generale conformi al diritto comunitario”.

La Legge n. 118/2022 aveva rinviato il compito di definire le regole della gara a successivi decreti legislativi, i quali, anche in deroga al codice della navigazione, avrebbero dovuto fissare, tra l’altro, dei “criteri uniformi per la quantificazione dell'indennizzo da riconoscere al concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante”.

Senonché l’adozione di tali decreti non risulta più possibile, perché la delega è scaduta il 27 febbraio 2023.

Un punto di riferimento è considerato il parere dell’AGCM n. AS1930 (Bollettino n. 49 del 27 dicembre 2023), il quale indica che i criteri da utilizzare “dovrebbero riguardare la capacità tecnica, professionale, finanziaria ed economica degli operatori, essere collegati all’oggetto del contratto e figurare nei documenti di gara. Nell’ambito della valutazione della capacità tecnica e professionale potranno, tuttavia, essere individuati criteri che, nel rispetto della par condicio, consentano anche di valorizzare l’esperienza professionale e il know how acquisito da chi ha già svolto attività di gestione di beni analoghi (e, quindi, anche del concessionario uscente, ma a parità di condizioni con gli altri) (…) ma la previsione di tali criteri, in ogni caso, non può tradursi in una sorta di sostanziale preclusione all’accesso al settore di nuovi operatori”.

Peraltro, il citato Parere prevede che “il valore di eventuali investimenti effettuati dal gestore uscente e non ancora ammortizzati al temine della concessione, per i quali non è possibile la vendita su un mercato secondario, può essere posto a base d’asta nella successiva procedura selettiva. In tal modo, l’esigenza di rimborsare i costi non recuperati sopportati dal concessionario uscente risulterebbe compatibile con procedure di affidamento coerenti sia con i principi della concorrenza, sia con gli incentivi ad effettuare gli investimenti”.

Esemplificativa, inoltre, la deliberazione del Comune di Santa Margherita Ligure del 1° marzo 2024, ritenuta legittima dal Tar Liguria, che ha dettato i criteri volti a guidare l’Amministrazione nei procedimenti di gara, indicando:

  • un orizzonte temporale massimo di dici anni per la durata delle concessioni;
  • il limite del numero di uno di concessioni rilasciabili in capo allo stesso soggetto.

Vengono inoltre indicati, tra gli altri, i seguenti criteri per la valutazione del soggetto aspirante gestore:

  1. esperienza e professionalità del concessionario nell’esercizio delle attività proposte sul demanio;
  2. sostenibilità ambientale e salvaguardia del paesaggio negli interventi ed investimenti proposti;
  3. innovazione tecnologica degli investimenti proposti;
  4. promozione turistica/sviluppo del territorio/ricadute occupazionali/sviluppo piccola e media impresa locale;
  5. disponibilità ad accogliere progetti di inclusione sociale, di istruzione e di formazione finalizzati alla qualificazione/riqualificazione professionale.
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