Condono edilizio e disciplina regionale: quando la sanatoria è inammissibile
La sentenza del Consiglio di Stato ricorda che nella disciplina del condono edilizio convergono la competenza legislativa esclusiva dello Stato e quella concorrente delle Regioni
Legittimo affidamento e principio di irretroattività
Uno degli argomenti centrali dell’appello riguardava il principio del legittimo affidamento, che l’appellante riteneva leso dall’applicazione retroattiva della normativa regionale. Secondo l’interessata, il Comune avrebbe dovuto esaminare la domanda sulla base della sola normativa statale vigente al momento della sua presentazione.
Sul punto, il Consiglio di Stato ha chiarito che nei procedimenti amministrativi vige il principio del tempus regit actum, secondo il quale l’Amministrazione deve applicare la normativa vigente al momento dell’adozione del provvedimento finale e non quella esistente al momento della presentazione dell’istanza. Ne consegue che il privato non può vantare alcun diritto alla definizione del procedimento secondo una normativa ormai superata, essendo titolare di una mera aspettativa, priva di tutela giuridica.
Inoltre, i giudici hanno escluso la violazione del principio di irretroattività, sottolineando che il legislatore ha il potere di introdurre norme retroattive, purché siano giustificate da esigenze di interesse pubblico e rispettino i principi di ragionevolezza e non discriminazione.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 27 febbraio 2025, n. 1721IL NOTIZIOMETRO