La contrattazione collettiva nel nuovo Codice Appalti: criticità e soluzioni
Il Codice dei contratti ha fissato l'obbligo per la S.A. di applicare il CCNL in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro. Restano ancora dei dubbi applicativi
Conclusioni
Concludendo, si rileva che è certamente apprezzabile la finalità del nuovo Codice di rafforzare le tutele per i lavoratori, ma sono davvero numerosi i dubbi che il citato articolo 11 ha sollevato e che dovranno essere chiariti, ad esempio:
- sarà possibile per la stazione appaltante indicare più contratti collettivi alternativamente applicabili? Tali contratti alternativi dovranno necessariamente assicurare tutele equivalenti?
- è possibile per gli operatori economici, per provare l’equivalenza delle tutele, adeguare i singoli rapporti di lavoro alle garanzie previste nel contratto leader mediante accordi ad personam con i lavoratori?
- Qual è il contenuto della dichiarazione di equivalenza delle tutele? L’operatore deve esplicitare tutti gli elementi di raffronto indicati dall’ANAC nella relazione illustrativa al Bando tipo n. 1 (delibera 309/2023)?
- È legittima una clausola che richiedere l’asseverazione di un professionista esperto sulla dichiarazione di equivalenza?
- Si può impugnare un bando qualora non indichi il contratto collettivo più rappresentativo? Chi sono i soggetti legittimati a proporre una simile impugnazione? Anche i lavoratori?
Un aiuto operativo per individuare il contratto collettivo stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, può giungere dall’utilizzo dell’applicativo online denominato “Classificazione Appalti”, ideato dallo Studio Albonet e disponibile gratuitamente sul sito CodiceAppalti.it
Trattasi del primo strumento di ricerca in grado di suggerire alle Stazioni Appaltanti e agli Operatori economici i ccnl strettamente connessi con l’attività da affidare. Basterà digitare alcune parole di ricerca che identificano l’oggetto dell’appalto e il sistema procederà, per step successivi, a:
- individuare i bandi pubblicati in passato (oltre 300 mila) che con più frequenza contengono tali parole nella descrizione dell’appalto;
- quindi a selezionare il cpv più ripetuto nei bandi selezionati;
- da cui, per corrispondenza, ad individuare i codici Ateco delle attività oggetto di affidamento;
- dai codici Ateco, per corrispondenza, ad estrarre il CCNL applicabili ai lavoratori di aziende che adottano tali codici Ateco
Per ogni CCNL estratto, il sistema indicherà: il Codice del contratto, il Settore e Sotto Settore; i Firmatari Datoriali; il Numero Aziende e il Numero di Lavoratori rappresentati; il Primo deposito al CNEL e la Scadenza Contrattuale.
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