Contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL): cosa cambia con il correttivo al Codice dei contratti?
Con una modifica all’art. 11 e l’inserimento del nuovo Allegato I.01 cambiano le disposizioni presenti nel Codice dei contratti relative all’applicazione dei contratti collettivi nazionali del lavoro
Codice dei contratti e CCNL: cosa dicono ANAC e il TAR
Con questo articolo cominceremo l’analisi delle modifiche apportate al Codice dei contratti a partire dall’art. 11 e dal nuovo Allegato I.01 che fanno riferimento al “delicato” tema dei contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL) da applicare al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni.
Un tema sul quale sono recentemente intervenuti:
- l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con la delibera 30 luglio 2024, n. 392;
- il TAR Lombardia, con la sentenza 1 ottobre 2024, n. 773.
Nel primo caso, l’Anticorruzione ha confermato la possibilità di applicare un CCNL diverso da quello indicato dalla stazione appaltante che, di contro, è tenuta ad accertare che lo stesso garantisca al personale impiegato nell’appalto lo stesso trattamento economico previsto dal CCNL indicato nel bando, in relazione alle componenti della retribuzione globale annua costituite dalle seguenti voci:
- retribuzione tabellare annuale: indennità di contingenza;
- Elemento Distinto della Retribuzione – EDR - a cui vanno sommate le eventuali mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima), nonché ulteriori indennità previste.
Nel secondo, di contro, il Tribunale Amministrativo Regionale ha affermato che il principio di equivalenza dei CCNL non richiede la parità di retribuzione che sarebbe impossibile, data la varietà di contenuti normalmente osservabile nei diversi settori della contrattazione collettiva, e anche discriminatoria, avendo quale risultato l’imposizione dei soli CCNL presi come riferimento negli atti di gara.
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