Contratti Pubblici: verso le modifiche al Codice
Riprendono le audizioni sulle Risoluzioni al Governo per i correttivi al d.Lgs. n. 36/2023. Ecco le osservazioni e le proposte di FINCO
di
Redazione tecnica -
11/09/2024
Ulteriori proposte
Infine, FINCO propone di prendere in considerazione altre tematiche meritevoli di prioritaria attenzione da parte della scrivente.
In particolare:
- eliminare la possibilità per l’appaltatore di utilizzare i lavori subappaltati per qualificarsi (Allegato II.12, art 23, comma 1, lettera b), punto 2)), previsione assolutamente dannosa per l’intero sistema di qualificazione, per la qualità dei lavori e la sicurezza in cantiere; oltre che contraria ai principi della Legge Delega che chiaramente faceva riferimento alle “attività effettivamente eseguite” ai fini della qualificazione (art.1, comma 2, lettera s) Legge 78/22).
- Inserire un contratto di subappalto tipo che impedisca agli appaltatori di scaricare sui subappaltatori una serie di oneri che essi stessi non hanno nei confronti della stazione appaltante.
- separare nei Raggruppamenti Temporanei di Imprese di tipo Verticale le responsabilità delle Mandanti da quelle della Mandataria rispetto al resto della filiera (art. 68, comma 9), allorquando non c’è un rapporto diretto tra l’impresa che partecipa al RTI e la filiera stessa;
- prevedere nel subappalto (art. 119):
- anche per le lavorazioni di cui all’art. 104, comma 11 (SIOS) siano previsti gli stessi limiti di subappaltabilità della categoria prevalente;
- che l’inadempimento che consente il pagamento diretto sia riconosciuto sulla base delle condizioni contrattuali, senza necessariamente un giudizio di accertamento; che il RUP possa verificare che il prezzo applicato al subappaltatore sia congruo; che, ai fini della qualificazione, i lavori vengano riconosciuti solo a chi li ha materialmente eseguiti, in quanto qualificato.
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