Correttivo Codice Appalti: occorre una seria indagine conoscitiva sui RUP
Le considerazioni del Presidente dell’Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto (ASSORUP), Avv. Daniele Ricciardi, sul prossimo correttivo al D.Lgs. n. 36/2023 (Codice Appalti)
Le opportunità offerte dal piano nazionale di formazione dei RUP
L'art. 13, comma 1 del DPR 15 settembre 2017, n. 169, indica in maniera puntuale le seguenti fasi della valutazione d’impatto della regolamentazione:
- l’analisi della situazione attuale e dei problemi;
- la ricostruzione della logica dell'intervento;
- la valutazione dell'intervento, applicando i criteri di efficacia, efficienza, utilità e coerenza;
- la definizione di ipotesi di revisione, abrogazione, miglioramento dell'attuazione delle norme.
Per avere il polso della situazione attuale, il legislatore deve raccogliere dati e informazioni fornite dagli attori del sistema degli appalti pubblici. Un grande supporto in tal senso è l’Osservatorio Nazionale RUP, istituito all’interno del Piano Nazionale Formazione Appalti – PNRR Academy.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, IFEL, SNA, ITACA, in collaborazione con ANAC, CONSIP e la Rete degli Osservatori regionali dei contratti pubblici, invitano tutti i RUP a rispondere all'“Indagine RUP 2024”, volta a raccogliere suggerimenti e proposte da parte dei Responsabili Unici del Progetto italiani in merito alla gestione degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici, forniture e servizi, e all’attuazione degli interventi, anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo Codice.
Gli esiti dell’indagine, il cui termine per la raccolta dei dati è stato il 2 aprile, non sono ancora stati pubblicati, ma potrebbero essere molto utili per la valutazione d’impatto della regolazione. Il questionario redatto dall’Osservatorio è stato principalmente orientato alle esigenze formative. In futuro, sarebbe utile approfondire ambiti applicativi, processi organizzativi e adempimenti, per ampliare il dataset di informazioni e consentire un’analisi più approfondita delle esigenze dei RUP.
Inoltre, un’indagine analoga dovrebbe essere condotta anche per gli altri attori del sistema degli appalti: gli operatori economici. L’appalto è un contratto che mira a una regolare esecuzione per realizzare l’interesse pubblico. Senza le imprese, non ci sarebbero né gare né contratti. È auspicabile che anche il Ministero delle Imprese venga coinvolto per identificare misure normative che possano semplificare e rendere più efficiente il sistema.
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