Il Correttivo al Codice dei contratti piace alle professioni tecniche
Architetti, Ingegneri e Geologi plaudono l’approvazione del correttivo al Codice dei contratti che promuoverebbe l’eccellenza progettuale
Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di decreto legislativo di modifica del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), sono cominciate le analisi e i commenti da parte di tutti gli operatori di settore.
Correttivo Codice appalti: le note positive e negative
Un plauso alla bozza di correttivo è arrivato dai Consigli Nazionali degli Architetti PPC, Ingegneri e dei Geometri (spicca l’assenza delle altre professioni tecniche e della nota "Rete delle Professioni Tecniche"). In un comunicato congiunto dei 3 Consigli Nazionali sono rimarcate le novità principali che arriveranno dal correttivo, sul quale si ricorda che si dovrà attendere prima il parere della Conferenza unificata e dei due rami del Parlamento. In particolare:
- le modifiche che riguardano l’equo compenso;
- i requisiti di partecipazione per i servizi di ingegneria e architettura;
- l’incentivo ai dirigenti tecnici della pubblica amministrazione;
- il partenariato pubblico-privato.
Non sono, però, mancate alcune critiche che riguardano:
- l’introduzione obbligatoria del premio di accelerazione;
- la mancata stretta all’applicazione del subappalto a cascata;
- il mancato accoglimento delle proposte per rendere i concorsi di progettazione in due fasi quale strumento d’eccellenza per promuovere una valutazione più approfondita e ponderata delle proposte progettuali.
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